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INCHIESTA JUVE

Juventus, inchiesta Prisma: non si trova la "carta Ronaldo", il portoghese potrebbe essere interrogato

Un'intercettazione ne rivela l'esistenza ma gli inquirenti non l'hanno ancora trovato: vogliono capire come sia stata computata a bilancio 

02 Dic 2021 - 08:28
 © ansa

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L'inchiesta Prisma che coinvolge i vertici della Juventus, indagati per emissione di false fatture e false comunicazioni di società quotate in Borsa, si concentra sulla famosa "carta Cristiano Ronaldo" ovvero quel documento di cui parlano in un'intercettazione Federico Cherubini, attuale responsabile del mercato bianconero, e Cesare Gabasio, avvocato del club. Documento che, però, gli inquirenti non sono ancora riusciti a trovare nonostante l'analisi del materiale sequestrato sia quasi terminata. E allora i pm pensano di interrogare Cristiano Ronaldo o i suoi avvocati.

Se l'esistenza del documento è comprovata dall'intercettazione Cherubini-Gabasio, gli inquirenti nel decreto di ingiunzione parlano genericamente di "retribuzioni arretrate del calciatore", ai pm interessa più che altro come sia stata computata a bilancio e non se riguardi un accordo sugli stipendi posticipati durante la pandemia o una sorta di buonuscita per facilitare il passaggio di Ronaldo al Manchester United, la scorsa estate.

Nonostante le tre audizioni sin qui, con la Juve molto collaborativa in tal senso (lo stesso Arrivabene, sentito come persona informata dei fatti, avrebbe garantito di "informarsi" al riguardo), il documento fisico non è ancora saltato fuori. E allora ecco lo scenario, ipotizzato da Gazzetta e Corriere della Sera, della convocazione in procura per CR7 anche se è difficile, al momento, immaginarsi che il giocatore si presenti nuovamente a Torino, gli inquirenti piuttosto potrebbero sentire la Gestitute, società che gestisce il portoghese, e il suo procuratore.

STASI PER ANALIZZARE I BILANCI BIANCONERI?
La procura di Torino sta pensando di affidarsi a Enrico Stasi, commercialista, per analizzare i bilanci Juve dal 2018 al 2021 per capire se esistono anomalie nei flussi finanziari e contabili. Stasi già nel 2006 fu scelto dal procuratore aggiunto del pool Economia Bruno Tinti per analizzare i bilanci bianconeri nell'ambito delle indagini per falso in bilancio quando furono iscritti nel registro degli indagati Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Il nodo della questione non è tanto sul valore attribuito ai vari giocatori coinvolti nelle plusvalenze quanto nella contabilizzazione e della corretta comunicazione (per questioni di Borsa). Una consulenza come questa di solita necessita di 2-3 mesi di lavoro, ecco perché i tempi dell'inchiesta potrebbero allungarsi.

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