Nei prossimi mesi il club bianconero dovrà giocare altre partite extra-campo: il 19 aprile si parte con il ricorso contro la penalizzazione in classifica
Con l'udienza preliminare di oggi, è partito il primo atto dell'inchiesta Prisma che coinvolge la Juventus ma questo è solo il primo di tanti verdetti, che dovrebbero portare nei prossimi giorni ad altri delicati pronunciamenti anche sul fronte della giustizia sportiva. I fronti extra-campo partono dal ricorso contro la penalizzazione in classifica per le plusvalenze, poi la giustizia sportiva affronterà la manovra stipendi e c'è da capire anche dove porteranno le cosiddette "partnership sospette" con altre squadre e infine l'inchiesta aperta dalla Uefa.
Il 19 aprile il Collegio di Garanzia dello Sport esaminerà il ricorso contro la penalizzazione di 15 punti in classifica, la valutazione sarà sulla legittimità della sentenza: quindi o verranno restituiti o confermati in blocco, non ci sono possibilità di restituzione parziale. L'unica altra possibilità è che il Collegio rinvii la decisione nuovamente alla Corte d'Appello Federale per un nuovo giudizio.
Al di là della questione plusvalenze, sembra più delicato l'ambito delle due manovre stipendi. La prima risale al 2020, concordata con una scrittura privata sottoscritta da Andrea Agnelli e Giorgio Chiellini. La Juve aveva comunicato ai mercati un risparmio di 90 milioni ma in bilancio non finì alcun accantonamento visto che il vero accordo sarebbe stato quello di restituire tre mensilità su quattro nell'anno successivo.
Farebbe parte dello stesso fascicolo della manovra stipendi ma riguarda i rapporti di "partnership" della Juventus "soprattutto" con alcune società (in particolare Sampdoria, Empoli, Udinese, Atalanta e Sassuolo). I pm nell'istruttoria scrivono che i rapporti di partnership "oltre a porre in pericolo la lealtà della competizione sportiva" mettono in evidenza "opacità" e "condizioni di favore" per alcuni club.
A dicembre la Uefa, sulla scia dei procedimenti italiani, aveva aperto un'inchiesta sulla Juventus per "per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul Fair Play Finanziario", cosa che potrebbe influenzare il settlement agreement siglato la scorsa estate dal club bianconero.