L'attaccante bianconero si racconta e parla della sua passione per il rap: "Presto la mia canzone con Leao e McKennie"
"Allegri è un papà sportivo. Delle volte litighiamo ancora ma gli voglio bene: non glielo dico ma lo sa". Lo ha detto l'attaccante della Juventus, Moise Kean, protagonista del format 'Dazn Heroes'. "Sono uscito di casa a 13 anni per andare a vivere nel convitto della Juve perché nessuno mi poteva portare agli allenamenti. Ho lasciato Asti e una vita da palazzoni: stavo per strada, facevo freestyle e giocavo a calcio in oratorio con ragazzi più grandi, ero il più forte di tutti anche se loro avevano 16, 17 o 18 anni mentre io 11 o 12 - ha confessato - Quando ho fatto l'esordio in prima squadra, a 16 anni, mi sono detto: 'Ok, sono fuori dalla merda'".
Tra le passioni di Kean c'è la musica, in particolare il rap. "Mi piace far musica, mi calma. Weston McKennie e Rafa Leao sono spesso a casa mia, scriviamo e cantiamo. Abbiamo una canzone insieme che deve ancora uscire, ci stiamo lavorando - ha aggiunto - I miei compagni di squadra? Miretti l'ho conosciuto una volta che ero in punizione e quindi mi hanno mandato con i 2003: ho pensato subito fosse forte. Di Fagioli parlavano tutti: era fortissimo, ha dimostrato e dimostrerà ancora. Ma quello che mi conosce meglio di tutti è Hans Nicolussi Caviglia: mi spiega gli esercizi, mi ferma quando sto per fare o dire una cavolata - ha concluso - Ascolta la musica peggiore all'interno dello spogliatoio però ha la mentalità molto aperta, a volte sente anche Mozart".