Il capitano bianconero: "Errori che fanno parte di un percorso di crescita, ma alla Juventus non c'è tempo"
Da nuovo capitano della Juventus non avrà modo di provare ad alzare la Supercoppa Italiana, ma Manuel Locatelli nel dopopartita della semifinale persa contro il Milan non ha perso la lucidità. Da un suo errore che ha causato il rigore per il Milan la Juventus non ha più saputo reagire dimostrando qualche limite già palesato in campionato: "Ho fatto un errore determinante - ha sottolineato Locatelli a Mediaset -, ho sbagliato perché non ho visto Pulisic che arrivava. Poi non abbiamo avuto la forza di reagire al gol subito, ma avevamo approcciato bene la gara".
Nel giro di quattro minuti di blackout il Milan è riuscito a trovare anche il secondo gol e poi a vincere la partita dopo un'ora in cui il Diavolo non si era avvicinato alla porta di Di Gregorio. Nel mirino della critica sono finiti anche i cambi di Thiago Motta, una questione dribblata dal capitano bianconero: "Io analizzo quello che abbiamo fatto in campo e confermo che abbiamo commesso degli errori, io per primo. Al resto devono pensare i commentatori".
Come contro la Fiorentina nell'ultima di campionato, ma in precedenza anche contro Venezia, Lecce e in altre occasioni, alla Juventus è mancato il cinismo di chiudere la contesa quando in controllo del gioco e delle occasioni: "Dobbiamo fare un salto di qualità per diventare una squadra vincente. In Serie A abbiamo buttato via punti perché ci manca la capacità di gestirle e di cercare il secondo gol. Sicuramente fa parte di un percorso di crescita, ma alla Juventus non c'è tempo. Cresciamo con queste esperienze, ma ci dispiace perché ci credevamo ma il calcio è questo".