I bianconeri sfidano la Lazio all'Olimpico partendo dal 2-0 dell'andata: "Dovremo essere lucidi e motivati per andare a centrare un obiettivo. Futuro? A me piace allenare, la società valuterà"
Ancora un passo e sarà finale di Coppa Italia, anche in una stagione che ha illuso i tifosi di poter essere magica salvo poi finire con il fiatone nella corsa a un piazzamento in Champions League. La Juventus di Max Allegri gioca il ritorno della semifinale in casa della Lazio forte del 2-0 dell'andata: "Dovremo fare una partita lucida e con motivazioni contro una squadra aggressiva, andiamoci a prendere uno degli obiettivi stagionali". La sfida vale una buona fetta di stagione: "Sono queste le partite in cui i giocatori crescono e diventano da Juve, perché la pressione aumenta e non puoi sbagliare".
LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA
Che Lazio sarà dopo tre settimane di Tudor?
Troveremo una Lazio che farà una partita con grande aggressività perché devono recuperare due gol. Sono più aggressivi rispetto a quanto lo erano con Sarri, servirà una grande partita.
Chiesa sarà titolare o lascerà il posto a Yildiz?
Federico ha sempre fatto bene nelle azioni più importanti. Valuterò l'allenamento anche se domani sarà una battaglia e ci sarà bisogno dei cambi.
Questa Coppa Italia vale ancora di più?
I nostri obiettivi stagionali sono arrivare nelle prime quattro, e per ora ci siamo, poi cercare di vincere la Coppa Italia. Al momento siamo in corsa, vedremo di centrare la finale e finire bene in campionato.
Questa Coppa Italia può essere importante per il futuro di molti giocatori e non solo?
Quando si gioca lo si fa per ottenere i risultati. In questo momento però bisogna restare concentrati sugli obiettivi da raggiungere, non bisogna pensare al futuro. C'è l'ultimo mese da giocare ed è il momento più importante e più difficile.
Che cosa dovranno capire i giocatori contro la Lazio?
Abbiamo messo da parte la sfida di Cagliari, contro la Lazio è Coppa Italia e sarà completamente diverso. Servirà essere lucidi e fare bene soprattutto con la palla.
Che certezze ha la Juventus in questo ritorno?
La squadra è motivata, bisognerà fare un grande sforzo per prenderci questo obiettivo. Non dobbiamo pensare di essere già qualificati, ma lavorare di squadra per tutta la partita tanto in campo quanto in panchina.
Ha il timore di chiudere con zero titoli?
Non bisogna avere paura, ma vivere con la motivazione e il desiderio di andarci a prendere questa finale.
Potrebbe vincere la sua quinta Coppa Italia: per lei sarebbe un risultato importante in questa stagione?
Quando sei alla Juventus si gioca per ottenere il massimo e vincere, con una ambizione talmente alta da andare oltre i valori che ci sono. Nel percorso di crescita andare in finale sarebbe in linea con le direttive societarie, ma vorrebbe anche dire giocare la Supercoppa e quindi un altro trofeo. Si gioca per vincere i trofei, ma questo crea pressione e bisogna conviverci. Questo è il bello di stare in squadre ad altissimo livello.
Yildiz gioca con meno leggerezza?
E' un percorso di tutti i giocatori. Ha qualità straordinarie, ma quando sei alla Juventus la maglia pesa molto di più soprattutto nei momenti in cui le partite diventano pesanti e importanti, ma sono quelle che ti fanno crescere perché la pressione è diversa e bisogna abituarsi con il lavoro.
Cosa ne pensa del discorso che alla Juventus serva più un maestro di calcio che un gestore come lei?
Non penso niente, la società ha il diritto di fare e pensare quello che vuole. In questo momento la cosa più importante per noi è centrare gli obiettivi perché abbiamo lavorato per questo. Faccio il lavoro che mi piace, poi valuterà la società cosa le serve.