L'assenza forzata del francese chiude il progetto di Allegri che gli avrebbe dato centralità tecnica in mezzo al campo
di Max CristinaNel centrocampo della Juventus piove sul bagnato. Dopo quasi un anno ad aspettare il rientro in squadra di Paul Pogba, con tanto di coccole tecniche e psicologiche di Max Allegri, la notizia della positività a un controllo antidoping del francese ha fatto ripiombare la rosa bianconera nella sua lacuna principale: il reparto mediano del campo. Sul ritorno di Pogba con la sua qualità "differente anche al 70%" Allegri e la dirigenza stavano puntando molto, mentre ora la coperta sarà inevitabilmente un po' più corta. Resta da capire quanto in chiave scudetto.
La Juventus - come ama sottolineare Allegri nelle ultime dichiarazioni pubbliche - ha chiuso al terzo posto sul campo la scorsa stagione e in questa, in cui non disputerà le coppe e potrà concentrarsi sull'unico impegno settimanale, ha iniziato bene con 7 punti in 3 partite. Questo è sinonimo che di qualità a centrocampo la rosa bianconera ne ha, ma la dirigenza così come i tifosi e lo staff tecnico si sarebbe aspettato un salto in avanti dal mercato estivo che non è arrivato, in buona parte proprio a causa di Pogba.
Il francese non ha accettato la corte dei club arabi - convinti fino a un certo punto delle sue condizioni fisiche in recupero -, mentre l'approccio del Galatasaray è saltato alle visite mediche. Con un ingaggio pesante da coprire dunque il ds Giuntoli non ha avuto la forza per muoversi su pedine più importanti in termini di qualità pura nel palleggio e nelle geometrie di gioco, affidandosi ai ragazzi come Fagioli e Miretti a cui far completare la crescita. Per lottare per lo Scudetto basterà?
Difficile escluderlo a priori per svariati motivi, ma sicuramente il centrocampo della Juventus almeno sulla carta non è quello meglio assortito delle prime della classe in Serie A. Manca un regista di livello acclarato che sappia cucire il gioco e i reparti anche in partite difficili, ruolo che Allegri stava progettando attorno al rientrante Pogba prima del patatrac con l'antidoping. Le soluzioni in casa Juventus ora sono due: Fagioli o Locatelli, ma entrambi in situazioni di adattamento a un ruolo non proprio congeniale. Un handicap al momento se si confrontano i reparti nevralgici di Inter, Napoli, Milan e delle romane che nel mercato si sono mosse in tal senso.
La speranza semmai è che Allegri riesca a tirare fuori il meglio dai centrocampisti centrali rimanenti senza incorrere in altri stop importanti. A fianco dei titolarissimi Rabiot e Locatelli si alterneranno McKennie, Fagioli, Miretti e Nicolussi Caviglia. La palla però passa più avanti per quanto riguarda la qualità, affidandosi alle giocate dei singoli attaccanti come Vlahovic e Chiesa e alle cavalcate sugli esterni di Kostic e Weah.