Fiorentina-Juventus: le immagini dal Franchi
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Diverse scelte di mercato non stanno convincendo: chi arriva fatica e chi parte rinasce
La storia di una stagione può girare sulle famose "sliding door". E la Juventus di quest'anno ne è la dimostrazione. In estate la nuova dirigenza guidata da Cristiano Giuntoli ha fatto scelte chiare e decise: da Thiago Motta, l’allenatore scelto per far partire un nuovo ciclo, fino agli acquisti Koopmeiners e Nico Gonzalez, oggi più emblemi del flop bianconero che eroi del nuovo corso. In aggiunta, a rendere, se possibile, ancora più amaro il periodo per i tifosi juventini ci sono gli exploit di alcuni ex lasciati partite senza troppi rimpianti: Kean e Fagioli volano in Viola (il centrocampista ha messo anche la firma nella vittoria per 3-0 della Fiorentina con un assist da autore per la rete del raddoppio di Madragora, altro ex) e Dean Hujisen è protagonista con il Bournemouth, meritandosi addirittura la prima chiamata per la nazionale spagnola.
La Juventus in estate è stata tra le protagoniste del mercato. Giuntoli ha investito cifre importanti per provare a mettere le basi per un nuovo progetto tecnico: non solo la scelta di Thiago Motta, strappato alla concorrenza, ma soprattutto il trio Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz, costati insieme circa 150 milioni alla Juventus e assolutamente impalpabili in campo. L'unico acquisto estivo che al momento ha impressionato è Khéphren Thuram: pagato 20 milioni, il fratellino di Marcus promette di diventare un tassello fondamentale nella Juve di oggi e del domani. Ma non è solo il mercato estivo a far discutere, anche quello invernale infatti ha lasciato più di un dubbio tra i tifosi: la cifra investita su Kelly, circa 20 milioni, lascia più di qualche perplessità. In più, l'arrivo in prestito secco di Kolo Muani ha chiuso definitivamente le porte del campo a Dušan Vlahović, sempre più separato in casa con un contatto da 12 milioni in scadenza tra un anno. Una scelta che sta svalutando il serbo in ottica cessione. Un punto che la Juventus per questioni di bilancio non può sottovalutare a maggior ragione con la qualificazione alla prossima Champions League tutt'altro che al sicuro.
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Le scelte fatte in estate da Giuntoli sono girate intorno al sacrificio di alcuni giocatori. L'ex direttore sportivo del Napoli aveva il difficile compito di rivoluzionare la rosa tenendo un occhio sul bilancio: per portare in bianconero i vari Koop, Nico e Douglas Luiz sono state necessarie alcune cessioni. In estate i sacrificati sull'altare del bilancio sono stati principalmente tre: Moise Kean, ceduto per 14 milioni alla Fiorentina, Matias Soule, alla Roma per poco meno di 30 e infine Dean Hujisen, fiore all'occhiello dell'under23 bianconera mandato al Bournemouth per poco meno di 15 milioni. Senza parlare del mercato di gennaio, quando anche Nicolò Fagioli, aiutato e aspettato dopo lo scandalo calcio scommesse, è stato messo alla porta e spedito in direzione Firenze.
E sono in particolare la coppia italiana e lo spagnolo a far "mangiare le mani" ai tifosi bianconeri: Kean, la cui cessione, va detto, era stata accolta da molti come un affare per la Juventus, è secondo solo a Retegui nella classifica marcatori di Serie A e Huijsen è uno dei giocatori chiave del buon campionato del Bornemouth, tanto che, oltre alla chiamata della Spagna, si dice ci sia già la fila di top club pronti a investire cifre molto importanti (si parla di offerte da 50 milioni) per assicurarselo in estate. Vedendo una Juve con 0 gol fatti e 7 subiti nelle ultime 2 partite, il pensiero che questi due giocatori potessero tornare utili ai bianconeri è balzata nella mente di molti. Soprattutto guardando il rendimento dei sostituiti: Kelly non dà sicurezze e Kolo Muani dopo un inizio scintillante si è perso nella crisi della squadra. Restano ancora nove partite per salvare una stagione e tirare i bilanci finali: solo a quel punto si potrà capire se le scelte fatte in estate avranno garantito l'obiettivo minimo, ovvero il quarto posto, o sarà stato fallimento totale.