Tra gli atti integrativi dell'inchiesta Prisma anche la trascrizione di una conversazione che potrebbe fare riferimento agli accordi col portoghese relativi alla manovra stipendi 2020/21
In attesa dell’udienza preliminare in programma il 27 marzo, l’inchiesta della Procura di Torino sui conti della Juventus si arricchisce di un nuovo capitolo. Al centro dell'attenzione torna la famigerata 'carta Ronaldo' e la seconda manovra stipendi, quella relativa alla stagione 2020/21. Secondo La Gazzetta dello Sport negli atti integrativi depositati martedì dai magistrati vi è anche la trascrizione di una chat tra Federico Cherubini, il suo braccio destro Paolo Morganti e il legale Cesare Gabasio, in cui si parla esplicitamente del portoghese.
Il 20 aprile 2021 Gabasio scrive: "Il primo pronto per firmare è Cristiano". Tre giorni dopo, il 23 aprile, è Morganti a intervenire sul gruppo: "Cristiano ha firmato. Ha una copia di tutti i documenti". La conversazione si chiude con Cherubini che esprime soddisfazione: "Bene!".
Chi indaga ritiene che in questi scambi di battute si faccia appunto riferimento alla 'carta Ronaldo', cioè all'accordo integrativo con CR7 legato alla seconda manovra stipendi. Il documento era stato trovato, non siglato, negli uffici torinesi dell'avvocato Restano.
I legali del portoghese hanno sempre negato che abbia firmato tale accordo e che ne conservi copia. Secondo il suo entourage si sarebbe limitato a siglare i moduli riguardanti la rinuncia a quattro mensilità, con la promessa di recuperarle spalmate nelle stagioni successive. CR7, però, non avrebbe ancora ricevuto quanto ritiene gli spetti dalla Juventus, cioè circa 19,9 milioni di euro.