L'attaccante è volato in Portogallo per rispondere alla chiamata in nazionale, Sarri circoscrive il caso nello spogliatoio
Il Portogallo come panacea dei mali fisici e umorali, questo aspetta Cristiano Ronaldo in questi giorni di sosta del campionato per le qualificazioni ad Euro 2020. L'attaccante della Juventus ripenserà a lungo alla seconda sostituzione consecutiva, che ha aperto un caso nell'ambiente bianconero: la discussione con Sarri contro la Lokomotiv si è trasformata nel "salto" della panchina e il ritorno a casa prima del 90' contro il Milan. E ora?
Ora, come ha abbozzato l'allenatore bianconero, usando comunque toni distensivi, nella conferenza stampa post-match, servirà in primis un chiarimento con lo spogliatoio ("Se è vero che è andato via prima della fine, dovrà vedersela con i compagni") per il gesto. La squadra, a parole, si è dimostrata comprensiva con CR7, vedi Szczesny: "Un campione quando viene sostituito è normale che si arrabbi. E poi non è al meglio fisicamente".
Ecco, qui subentra la seconda parte del ragionamento. Le ultime incolori prestazioni di Ronaldo sono un misto di nervosismo - vedi il gesto di ieri - e di condizione fisica precaria, tra il fastidio all'adduttore ereditato dalla Champions e un ginocchio non del tutto a posto che non gli ha consentito di allenarsi al meglio. Il Portogallo (giovedì la sfida alla Lituania in diretta esclusiva su Canale 20 alle 20.45) potrà anche servire all'attaccante per ritrovare la serenità ma fisicamente forse gli servirebbe un turno di riposo per ritrovare tutte le energie: riuscirà il ct Santos a convincerlo?