A centrocampo ci sono sette giocatori per tre maglie, in attacco sei
In campo la Juve viaggia spedita, ma per Sarri non si può dire altrettanto in questo avvio di stagione. Prima ci ha pensato la polmonite a tenere il tecnico lontano dalla panchina, ora tocca agli esuberi turbare le notti del Comandante. Già, perché lo sfogo di Emre Can (poi rientrato) per l'esclusione dalla Champions è solo la punta dell'icerberg alla Continassa. Paratici ha consegnato al tecnico bianconero una rosa extra-large zeppa di campioni in ogni reparto. Gente abituata a giocare tanto e che mal sopporta la panchina.
Un problema nuovo per Sarri, che, oltre ad occuparsi delle questioni tattiche e tecniche, a Torino dovrà prestare molta attenzione anche alla gestione dello spogliatoio e del turnover. Un compito delicato, con tante insidie nascoste. Certo, gli impegni di Campionato, Champions e Coppa Italia aiuteranno il Comandante ad accontentare un po' tutti, ma comunque la questione resta viva. Soprattutto perché i nomi in ballo sono di primissimo piano e il tecnico bianconero dovrà essere bravo a gestire gli equilibri. Detto di Emre Can, l'altro grande scontento del momento è Mandzukic, tagliato anche lui dalla lista Champions e ancora fermo a zero minuti giocati. Ma la lista dei musi lunghi presto potrebbe allungarsi.
Numeri alla mano, alla Continassa i reparti più affollati sono quelli di centrocampo e attacco. In mediana ci sono sette giocatori per tre maglie. Al momento i titolari sono Khedira, Pjanic e Matuidi, ma Ramsey, Rabiot, Bentancur ed Emre Can mordono il freno e chidono spazio. Discorso simile in attacco, dove Dybala, Mandzukic e Bernardeschi incalzano Ronaldo, Higuain e Douglas Costa. Un'abbondanza da top club, che da una parte rappresenta una risorsa importante in vista dei tanti impegni e dall'altra un possibile rischio in grado di incrinare i rapporti tra tecnico e giocatori e tra gli stessi compagni di squadra. Alla Continassa Sarri non dovrà solo allenare calciatori, dettare schemi e cambiare filosofia di gioco alla squadra, ma gestire campioni. E per il Comandante questa potrebbe essere la sfida più grande.