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La squadra bianconera a volte sembra accontentarsi, contro la Roma 60 minuti buoni e qualche rischio di troppo
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Alla Juventus sono bastati seicento secondi per andare in vantaggio di due gol all'Olimpico e, sostanzialmente, battere la Roma quando ancora era l'alba del match. I problemi casomai sono arrivati alla distanza quando la squadra è sembrata quasi speculare sul risultato, un tipo di gestione che non è andata giù a Sarri e ha provocato rischi concreti di far pervenire i giallorossi al pareggio facendo svanire il pur effimero titolo di campioni d'inverno.
"Abbiamo fatto bene per 60' poi era normale soffrire contro una squadra come la Roma" ha detto Sarri a fine partita, preferendo vedere il bicchiere mezzo pieno. Atteggiamento scontato nelle dichiarazioni pubbliche, all'interno dello spogliatoio servirà qualche gesto in più per far capire alla squadra che quella mezz'ora mancante è proprio la differenza che fa una stagione buona da una eccezionale. La gestione una volta passati in vantaggio diviene la chiave di volta per non sprecare energie psico-fisiche e dividere equamente l'impegno tra Italia e Europa, in questo senso si sente la mancanza di Rabiot perché poteva (e può ancora, mancano 4 mesi di stagione) dare una mano a rifiatare Pjanic in cabina di regia e invece non si è ancora integrato del tutto.
Riconquistata la vetta solitaria dal campionato, inizia il grande countdown verso il ritorno della Champions League a febbraio ed è fondamentale dimenticare le incertezze di inizio stagione prendendo una strada precisa. Una strada che sembra non possa fare a meno di Paulo Dybala, sostituito ieri in modo quantomeno affrettato dal tecnico. Finché Douglas Costa non ritrova condizione e il tridente pesante con Cristiano Ronaldo e Higuain non è sempre supportabile, non è possibile prescindere dalla fantasia e dal lavoro di raccordo tra reparti della Joya, anche perché Ramsey ancora una volta non ha convinto sulla trequarti.
Da valutare con attenzione pure il reparto difensivo, con l'attesa per il ritorno di Chiellini che si fa ancora più pressante dopo l'infortunio a Demiral, che rischia di essere comnque serio a prescindere dall'eventuale interessamento dei legamenti.