Giornata decisiva per il futuro del tecnico: la Granovskaia disposta a lasciarlo partire, ma l’ultima parola spetta ad Abramovich
Il giorno in cui l'Inter ha annunciato ufficialmente Antonio Conte come nuovo allenatore potrebbe essere decisivo anche per la panchina della Juventus. Il grande favorito è Maurizio Sarri, che dopo aver conquistato l'Europa League nelle prossime ore incontrerà i vertici del Chelsea per definire il proprio futuro. In casa bianconera c'è grande fiducia, derivante dal fatto che Fali Ramadani (intermediario nella trattativa che portò il 60enne ai Blues) avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con la potentissima Marina Granovskaia: il club inglese non metterà i bastoni tra le ruote ai bianconeri e Sarri (che ha ancora due anni di contratto) in cambio di una cifra pari a 6-7 milioni di euro. L’ultima parola, però, spetta ad Abramovich.
Toccherà al proprietario russo dare il via libera definitivo, mossa necessaria per sbloccare un'operazione che è calda ormai da giorni: Sarri lo incontrerà in compagnia di Alessandro Pellegrini, suo procuratore che ha raggiunto Londra nella giornata di giovedì e col quale ha cenato per preparare al meglio l’appuntamento con i dirigenti dei Blues.
Salvo sorprese il futuro di Maurizio Sarri sarà bianconero, ma se la 'Vecchia Signora' non fosse entusiasta di pagare l'indennizzo da 6/7 milioni al Chelsea, scrive Tuttosport, i due club potrebbero trovare un compromesso con l'eventuale acquisto di Emerson Palmieri da parte della Juve per una cifra tra i 25 e i 30 milioni. Un'operazione simile a quella fatta un anno fa per Jorginho, una sorta di 'tassa' pagata dal Chelsea al Napoli per il tecnico toscano.