Il tecnico bianconero: "Abbiamo fatto una grande partita, siamo usciti per il brutto primo tempo di Lione"
Eliminato agli ottavi di Champions League dal Lione. La prima stagione di Sarri alla guida della Juventus finisce nel peggiore dei modi in Europa: "Abbiamo fatto una grande partita, mi aspettavo meno dai miei ragazzi. Purtroppo siamo andati sotto con un rigore così che poteva farci perdere la testa - ha commentato il tecnico bianconero -. Abbiamo dato tutto avendo anche diverse occasioni per il 3-1. Siamo usciti per il primo tempo giocato male a Lione, con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta in Champions siamo fuori. Stasera abbiamo fatto una buona partita, con Dybala e Douglas Costa avremmo avuti armi in più".
Con l'uscita dalla Champions il futuro di Sarri torna in bilico: "Ho detto quello che penso, dirigenti di alto livello non prendono decisioni in base a una partita. Domande di questo genere mi sembrano offensive nei confronti dei dirigenti. Fossi in loro interverrei... Credo che la dirigenza della Juventus sappia valutare le cose con un ampio raggio, a favore o contro. Io non mi aspetto niente dalla società, ho un contratto con questa società".
La Juventus ha faticato dal punto di vista fisico giocando una sfida sottotono, ma Sarri non è d'accordo: "Abbiamo messo sotto il Lione e la squadra ha risposto bene anche in questo caso. Veniamo da un momento difficile con mesi in casa, giocatori in quarantena e poi tantissime partite in poco tempo. Non era facile arrivare al top in questo punto della stagione, ma ho visto una squadra ricaricata in campo. I ragazzi hanno risposto bene e se tolgo l'amarezza per la eliminazione per la prestazione sono molto contento".
I bianconeri hanno riempito poco l'area di rigore avversaria: "Questa è una caratteristica che ci portiamo dietro da tempo, ma le occasioni le abbiamo avute. Non è un problema che riguarda solo questa sfida perché un attaccante si decentra, l'altro viene indietro e facciamo fatica". L'entrata di Dybala ha portato un nuovo infortunio dell'argentino: "Dovevamo rischiare per provare a passare il turno. Cuadrado non stava bene in campo, non avevo Douglas Costa e ho dovuto anticipare l'ingresso di Paulo. Era un rischio che dovevo prendermi".