La brutta serata di Champions deve essere trasformata in un'occasione di ripartenza, ma occorre ritrovare gol e giocate
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Un ko pesante e meritato, una prima sconfitta stagionale che deve far riflettere, ma che può anche diventare un'importante occasione di rilancio. La bruttissima serata europea della Juventus, annientata sul piano del gioco dallo Stoccarda, è stata una vera e propria doccia gelata per la squadra bianconera, che si è confermata un cantiere aperto e che ha probabilmente fatto tornare coi piedi per terra chi già fantasticava. Thiago Motta ha ora un compito delicatissimo: trasformare la delusione in una chance per resettare tutto e ripartire, magari già dall'attesa sfida di domenica sera contro l'Inter.
Contro i vicecampioni di Germania non ha funzionato praticamente nulla: esterni in balia delle incursioni avversarie, reparto centrale di difesa spesso disattento e disallineato, zero invenzioni da parte di Yildiz e Conceiçao e zero palloni giocabili per Vlahovic, che ancora una volta ha mostrato tutti i suoi limiti quando c'è da fare a sportellate e lavorare di sponda. Le tante assenze non possono essere un alibi, perché al di là della scarsa produzione offensiva, che era già emersa in altre occasioni e per la quale sono certamente fondamentali giocatori come Koopmeiners e Nico Gonzalez, alla squadra è mancato lo spirito e soprattutto è venuta meno quell'identità di gioco che qualcuno poteva ritenere già acquisita. I bianconeri non sono mai riusciti a uscire puliti palla al piede, hanno lasciato il possesso e l'iniziativa agli avversari per tutta la partita, non riuscendo in nessun momento a sopperire col gioco alla scarsa brillantezza dei singoli. Insomma il "thiagomottismo", chiamato a emergere soprattutto nelle serate più complicate, non si è proprio visto.
Ciò conferma che, al netto delle impressioni positive date in questi primi due mesi di lavoro, la Juve attuale è ancora un cantiere aperto. Proprio per questo motivo, tuttavia, una sconfitta così sonora sul piano prestazionale può essere di grande aiuto, come capita spesso ai gruppi in costruzione. Il ko è tutto sommato indolore, visto che la classifica del girone unico di Champions League resta piuttosto corta, e con un approccio costruttivo ci sono tutti i presupposti per tramutarlo in una svolta positiva. Servirà naturalmente rimboccarsi le maniche, tornare sui binari del gioco espresso fin qui, ma anche ritrovare gol e giocate individuali, mancati nelle ultime due partite. Quale occasione migliore del derby d'Italia?