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Juventus, Tudor: "A Koopmeiners il gol serviva, ora vedo un'altra gamba"

Il tecnico bianconero dopo la vittoria sul Lecce: "Buona partita, ma abbiamo finito male. Futuro? L'allenamento di domani"

13 Apr 2025 - 01:11

"Dovevamo chiuderla prima. Abbiamo finito male, dopo la palla persa da Thuram è venuto fuori un po' di nervosismo però abbiamo fatto una bella gara per 70/80 minuti. Va bene così, siamo contenti e andiamo avanti". Dopo la seconda vittoria in tre gare che proietta la Juventus al terzo posto, Igor Tudor tiene i piedi per terra e punta il mirino sul difficile finale di gara dei bianconeri: "Oggi i cambi non mi sono piaciuti. L’ho detto anche nello spogliatoio, con 5 cambi mezza squadra cambia e bisogna essere pronti. Capisco tutto perché sono stato giocatore anche io, ma bisogna crescere in fretta. Comunque non dobbiamo essere scontenti, dobbiamo prenderla come una lezione - ha spiegato il tecnico dei bianconeri, che poi si è soffermato sui singoli - "A Koopmeiners serviva un gol, ha fatto una bella gara, vedo una gamba diversa da prima e anche la testa, è sulla buona strada. Vlahovic ha fatto una gara di sacrificio, gli è mancato il gol: di solito lo mette dentro ma oggi purtroppo è andata così".

Il secondo è un gol tipico del calcio di Thiago Motta... "Non mi piacciono i paragoni con nessuno, soprattutto con allenatori che sono stati qua perché non penso che sia gentile: è stato un bellissimo gol, questo sì. Abbiamo fatto degli allenamenti per sviluppare il gioco sulle fasce, aiutando i giocatori a trovarsi meglio." A proposito di fasce, Tudor nel finale ha sorpreso tutti schierando Cambiaso a destra e Weah a sinistra: "Perché Weah dice sempre che preferisce giocare a sinistra, Cambiaso è a suo agio anche a destra e quindi ho rispettato questa cosa".

Il tecnico ha poi parlato di come ha trovato lo spogliatoio al suo arrivo e anche del futuro, che in caso di qualificazione in Champions potrebbe essere ancora a tinte bianconere: "Dal punto di vista psicologico era un brutto momento, su quello fisico dipende dalle richiese di un allenatore. Per il calcio che piace a me con ritmo ci vuole una preparazione fisica particolare poi a calcio si può vincere in tanti modi, ognuno può scegliere il suo. Futuro? Rispondo sempre uguale: sto bene, sono felice di allenare la Juventus mi preparo per l’allenamento di domattina".

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