L'olandese ricorda i giorni del trasferimento dall'Atalanta: "Il primo giorno a Torino ho detto: finalmente!"
La determinazione estiva di Teun Koopmeiners nel volere la Juve nascondeva un motivo ben preciso: "Mi piace questo club sin da quando sono arrivato qui, è la squadra più importante in Italia e nel mondo. Non solo: tifo e seguo la Juve sin da quando ero bambino, adoravo Zidane. Essere qui è un sogno, quello che ho sempre inseguito. Tante volte in passato avevo detto alla mia fidanzata che il mio obiettivo era diventare un giocatore bianconero e ce l'ho fatto, poi da quando ho iniziato a vivere in Italia la mia ammirazione per la Juventus è pure cresciuta".
Vere e proprie parole d'amore quelle dell'olandese verso la Juve, questo il suo ricordo del tira e molla estivo con l'Atalanta: "Quando presi il taxi per andare da Bergamo a Torino mi sono girato verso la mia fidanzata e le ho detto: finalmente! Ero come sollevato, la sera prima quando avevo saputo che era tutto risolto non ero neanche riuscito a dormire perché non ero riuscito a metabolizzare ancora tutto".
Parlando a Tuttosport, 'Kop' spiega le differenze tra Gasperini e Thiago Motta: "Gasp punta molto sull'intensità e sull'uno contro uno, era più un 'voglio che facciate così e noi dovevamo cercare di farlo. Ora invece l'allenatore è molto interessato a capire il nostro feeling, abbiamo sì intensità ma con la squadra compatta che si oppone in maniera più collettiva. Mi ricorda il modo di pensare calcio che c'è in Olanda, sia nell'attaccare che nel difendere".
Infine, sugli obiettivi stagionali: "La storia della Juventus dice che si prova sempre a vincere, vediamo. Siamo una squadra giovane, pensiamo partita dopo partita".