L'allenatore dei bianconeri in conferenza stampa analizza il momento dei suoi alla vigilia del derby d'Italia
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Dopo tre vittorie consecutive (in campionato contro Empoli e Como e in Champions contro il Psv) la Juve si prepara a ospitare allo Stadium l'Inter. Un derby d'Italia che Thiago Motta analizza alla vigilia spiegando chi potrà essere a disposizione, come Cambiaso, e chi non ci sarà. L'allenatore bianconero sottolinea l'importanza della partita che, a detta sua, non sarà condizionata dall'imminente ritorno dei playoff di Champions League con il Psv.
LA CONFERENZA DI MOTTA
Come sta il gruppo in vista della partita con l'Inter?
"Vincere fa sempre bene, la squadra sta bene. Porta energie in più, stimoli in più, che van messe nel nostro lavoro. Vedo i ragazzi molto bene. Non avremo Bremer, Cabal, Milik, Douglas Luiz e Kalulu, recuperiamo Cambiaso. Anche Kelly recuperato, è in condizione".
Se la Juve dovesse vincere sarebbe più importante psicologicamente che a livello di classifica?
"Inseguiamo la vittoria sotto tutti gli aspetti, ma dobbiamo meritarla e mettere in campo tutte le forze possibili. Contro l'Inter è importantissima: bisogna fare bene tutto con un grande atteggiamento dal primo minuto. E serve essere squadra. Partite come quella di domani, la più importante del nostro campionato, dobbiamo fare grandi cose. Difendere bene, transizioni, grande atteggiamento. Succeda quel che succeda in campo".
Vi siete ritrovati a cena: era necessario per fare squadra o c'è qualche altro motivo?
"Il ristorante era per vederci in un ambiente diverso e perché no, parlare anche di altro. Passiamo tanto tempo insieme lavorando, a volte tutti i sabati e le domeniche. Viviamo nel calcio, è un privilegio. Abbiamo un bel gruppo, ci vogliamo bene e pensiamo al meglio della squadra. Questa è una partita sentita da tutti. C'è quell'atmosfera in più in campo, sono emozioni che è un privilegio vivere. Dobbiamo essere concentrati al 200%, poi penseremo alle altre".
E' già capitato che mettesse in difficoltà Inzaghi...
"Il Bologna in quel momento ha messo in difficoltà l’Inter. Né io né Inzaghi entriamo in campo. Lui è un grandissimo allenatore, lo rispetto molto perché vedo che è una persona seria che difficilmente esce dalla sua linea. Non lo conosco benissimo personalmente, ma questa è la mia impressione che vedo da fuori. Abbiamo rispetto e umiltà ma vogliamo entrare in campo al massimo per avere più probabilità di vincere rispetto a loro".
Renato Veiga è il primo a impostare, era un aspetto che toccava a Locatelli nelle altre partite...
"Giusta osservazione. Renato ha questa qualità come i nostri difensori hanno e anche la responsabilità di farlo. Un centrocampista può e deve abbassarsi, ma oggi con Renato sia nell’esecuzione del passaggio corto a terra nel trovare giocatori tra le linee sia nel gioco lungo. Lo fa Manu, sta migliorando Federico, Lloyd ha provato il cambio gioco nell’ultima partita. Con Renato abbiamo un giocatore in più per non abbassare il centrocampista".
Ultimamente ci sono state polemiche arbitrali che hanno coinvolto anche Inzaghi...
"Rispetto l’opinione di tutti e dell’allenatore dell’Inter. Gli errori ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre. Io per primo quindi chi sono per giudicare gli altri? Rispetto l’opinione di tutti, ma quando si iniziano le polemiche siamo responsabili tutti, anche voi e anche altri. Ma fa parte del gioco, va accettato. Sperando che la prossima partita, che è domani, si sbagli meno possibile. Ci saranno 3 squadre, la nostra, l’Inter e gli arbitri. Come si aiuta l’arbitro? Zero simulazione e i falli violenti nel calcio non si devono più fare. Così come le perdite di tempo. Se le gestiamo lo spettacolo sarà migliore. Per tornare alla parte di campo, mi sento bene perché vedo la squadra bene, i ragazzi bene, mi sento con grande energia e veramente bene quando mi sveglio e vengo a lavorare. Abbiamo preparato bene la partita di domani, qualche dettaglio a cui stare attenti, ma siccome vedo la squadra bene sono tranquillo. Dovremo iniziare bene la partita, fare le cose al massimo".
C'è il rischio di essere condizionati dall'imminente partita con il Psv? E il fatto di aver vinto tre partite di fila per la prima volta può essere un ulteriore stimolo?
"Tutte le partite sono importanti, quella di domani è la più importante perché è la prossima. Avremo tempo di pensare a quella di mercoledì, dovremo fare le cose giuste per meritare la vittoria. Domani scenderà in campo la squadra migliore per affrontare l’Inter: chi inizierà e i cambi per competere con l’avversario. Spero che la continuità sia per tanto tempo. È quello che stiamo cercando. Contro ogni avversario non è stato una partita allo stesso modo. L’obiettivo è domani, fare una grandissima partita e meritare la vittoria. È quello che vogliamo".
Renato Veiga è già entrato nel mondo Juve come mentalità?
"Sia lui che tutta la squadra sa che siamo la Juventus e vogliamo sempre vincere anche in allenamento. Ma per vincere dobbiamo meritarla, fare le cose giuste ed essere concentrati sull'Inter facendo al meglio entrambe le fasi. E attenzione alle loro transizioni. La vittoria non arriva: va cercata sempre".
Koopmeiners come ha preso l'ultima esclusione?
"Contento di non giocare sicuramente non lo era. Tutti i giocatori vogliono giocare. Possono iniziare in 11, domani chi inizia farà il suo lavoro sempre. Se entra a partita in corso farà il suo lavoro sempre. Quando gioca dà tutto, ma se vuole giocare la prossima lo dimostra in allenamento. Tutti vogliono dimostrare di essere negli 11 iniziali. Possono iniziare gli 11 migliori, poi gli altri che possono alzare il livello".
Cambierete qualcosa nei calci piazzati?
"Li prepariamo sempre, tutte le settimane abbiamo informazioni sull’avversario. È una cosa che si può migliorare sempre, è un aspetto importante del gioco. Siamo attenti alle caratteristiche nostre e anche alle caratteristiche dell’avversario. L’Inter fa bene da calcio piazzato e noi dovremo essere più bravi di loro".