Il francese ha scalato le gerarchie ed è tornare a essere un giocatore determinante
Da oggetto misterioso, per non dire flop, a elemento portante del centrocampo della Juve. La Signora lo ha aspettato con pazienza e adesso Adrien Rabiot sta dimostrando che l'investimento fatto ormai più di un anno fa ha iniziato a pagare. Il francese non solo ha scalato le gerarchie all'interno del gruppo bianconero, ma si è ripreso anche la nazionale.
Chi ha visto la partita di Nations League contro il Portogallo non ha potuto fare a meno che paragonare la prestazione del "Duca" a quella del conmpagno di reparto Paul Pogba. Da una parte si è visto un giocatore, Rabiot, in grado di giocare sempre a testa alta e decisivo in ogni sua giocata. Dall'altra un altro, Pogba, involuto e incapace di fare qualcosa di più del semplice compitino. Impensabile solo poco tempo.
E il bello è che buona parte del merito va a quel Maurizio Sarri, che la scorsa stagione ha scommesso sull'ex Psg, inserendolo contro tutto e contro tutti dopo un avvio sconcertante e quando già si iniziava a parlare di una sua cessione. Dallo strepitoso gol contro il Milan a San Siro è stato un costante crescendo.
Adesso Rabiot è uno dei cardini del centrocampo di Pirlo, tanto da aver affiancato, se non proprio sorpassato, il giovane talento Bentancur e l'ex blaugrana Arthur, relegando McKennie e Ramsey al ruolo di riserve. Lui stesso ha ammesso che il passaggio alla Juve lo ha fatto crescere, anche tatticamente. Ora è un giocatore completo su cui puntare per costruire qualcosa di importante.