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Mandzukic, non solo gol: un duro per la Juve

Il profilo del nuovo attaccante bianconero 

19 Giu 2015 - 07:36

Bomber di razza, attaccante vero, quasi una rarità in un calcio che si fa attrarre dai falsi nueve. Mario Mandzukic è invece il prototipo del centravanti moderno: tanta forza fisica, eccellente colpo di testa, fiuto del gol, istinto del killer.

Difficilmente sbaglia sottoporta: sempre in doppia cifra da quando è nel calcio che conta se si esclude un ambientamento complicato al Wolsburg nel 2010. Dalla Dinamo zagabria, fino all'Atletico Madrid passando per la consacrazione internazionale con la maglia del Bayern Monaco ha sempre segnato. Anche alla Juventus di Conte, nei quarti di Champions dell'aprile 2013, sua la rete che spense le poche speranze dei bianconeri di rimontare lo 0-2 di Monaco nel ritorno a Torino.

Il 29enne attaccante croato è anche un vero guerriero, ruvido con gli avversari ma anche capace di non portare rancore fuori dal rettangolo verde. E' stato lui, negando di aver subito un morso, a salvare da una lunga squalifica Carvajal in un bollente derby di Champions con il Real. Contro l'Olympiakos quest'anno ha saputo segnare anche con il naso rotto. Insomma. Mandzukic non è solo un bomber, ma anche un duro, proprio quello che serve alla Juve di Allegri.

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