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L'INTERVISTA

McKennie: "Juve la mia nuova casa, che risate con Ronaldo e Buffon"

Il centrocampista Usa a Sport Illustrated: "Pirlo? Non parla molto e non si arrabbia"

13 Nov 2020 - 11:05
 © Getty Images

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Sulle colonne di Sport Illustrated, Weston McKennie ha raccontato i suoi primi mesi alla Juventus. "All’inizio ho pensato che, essendo un prestito, potesse essere come un periodo di prova di un anno - ha detto il centrocampista statunitense -. Ma ora provo un forte senso di appartenenza, come se avessi trovato la mia nuova casa". Il rapporto con i compagni: "Prendo in giro Buffon, scherzo con Ronaldo".

Nonostante la differenza d'età, l'ex Schalke 04 ha legato molto con Buffon e CR7. "Ronaldo è una persona simpatica, alla mano, che ti fa sempre sentire parte della squadra. Mi piace vedere come si allena: in palestra o in campo, che sia un allenamento atletico o un’esercitazione di tiri, dà sempre il cento per cento. È incredibile quanto mette nel suo lavoro. E poi, come Buffon, dopo l’allenamento chiacchiera sempre, mettendo a proprio agio chiunque".

Grande sostenitore del movimento 'Black Lives Matter', il 22enne centrocampista è da sempre in prima linea contro il razzismo e ha raccontato quella volta che non riuscì a trattenersi. "Mi avevano sostituito e stavo sedendomi in panchina quando ho sentito un uomo dietro la recinzione gridarmi “scimmia di m...” e fare versi gutturali. Era la prima volta che mi capitava in modo così diretto. Sono rimasto bloccato per un attimo, perché ho sempre pensato che non bisogna mai scendere al livello di persone che possono comportarsi così. Ma per me era la prima volta, era così surreale e non sono riuscito a capirlo, non sono riuscito a trattenermi e ho reagito. È stata la mia prima volta. Ma in quel momento qualcosa è scattato: capita a tutti, non solo sul campo da calcio. E non c’è sempre una recinzione a separare. È stata la mia prima volta e mi sono reso conto che stava davvero accadendo. Non perché i media lo avessero esaltato, e non è che fossi particolarmente sensibile. Semplicemente, stava accadendo".

Sorpreso dal Pirlo allenatore. "Il tipo di giocatore che è stato dice molto: faceva sembrare tutto elegante. Giocava con grazia, ed è così che allena. Non parla molto, non si arrabbia e non fa cose di questo tipo. Ma sa quello che sta facendo e dicendo".

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