Nell'anticipo della quattordicesima giornata di Serie A, Allegri chiede continuità alla squadra contro un avversario temibile
Se nella conferenza stampa di ieri grande spazio è stato dato al futuro di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus, andando in scia al pensiero del tecnico bianconero potremmo dire che, in realtà, il futuro è ora. Perché stasera, contro il Monza, la Juve cerca conferme dopo il pari con l'Inter, sia nell'ottica di un sorpasso in vetta - almeno fino a domenica sera, quando i nerazzurri giocheranno sul campo del Napoli - sia per mettere ulteriori mattoni verso quello che ufficialmente è ancora l'obiettivo stagionale: la qualificazione alla Champions League. E poco conta se nello spogliatoio Rabiot ha rivelato che i giocatori sì che parlano di scudetto, Allegri tira dritto e chiede risposte ai suoi anche perché guadagnerà punti o sulla capolista o sul Napoli (che è quarto, a proposito di qualificazione Champions) o magari su entrambe.
Tutto questo su un campo a dir poco insidioso, dove l'anno scorso i bianconeri erano incappati in una sconfitta che era anche stata la prima vittoria del Monza in Serie A nella sua storia. I brianzoli stanno confermandosi anche quest'anno, galleggiando a metà classifica, non è un caso che lo stesso Allegri ha fatto loro i complimenti: "Affrontiamo una squadra molto buona, ben guidata, che ha buoni giocatori, e ha messo in difficoltà molte squadre". Anche Palladino è stato accostato alla Juve come successore dell'allenatore livornese, a proposito di futuro...
Per inseguire i tre punti, Allegri recupera Danilo e Locatelli anche se solo il primo ha chance di partire titolare. In difesa, nonostante il rientro di Alex Sandro già contro l'Inter, si va verso la conferma di Gatti-Bremer-Rugani mentre rispetto alla sfida di domenica scorsa a destra ci sarà Cambiaso con McKennie mezzala. Davanti confermatissimo Chiesa, con lui più Vlahovic di Kean o Milik.