Tanti i messaggi d'affetto per l'ex presidente. Da Chiellini a Bonucci, passando per Platini, Cabrini e Zoff
"Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà". Comincia cosi il ricordo di Alessandro Del Piero per Giampiero Boniperti, leggenda bianconera. "Io le devo tutto, o quasi da calciatore - continua l'ex campione juventino sui social - e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono. Le sarò grato per sempre e spero di essere riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo come voleva lei. Grazie Presidente".
MARIELLA SCIREA: "UN PRESIDENTE PAPÀ"
"Quella Juventus era una grande famiglia e il papà di tutti era il presidente". Mariella Scirea, vedova dell'indimenticato capitano bianconero Gaetano, ricorda Giampiero Boniperti, scomparso nella notte. "Mio marito venne a Torino per sua volonta', lo ha accolto come fosse un altro figlio", racconta a LaPresse. "Di quel periodo ho ricordi bellissimi e particolari. Boniperti organizzava tutto come un papa' buono. Ci si sentiva tutti a casa. E' stato il mentore di tanti ragazzi che sono diventati uomini. E' stato un presidente eccezionale, in un periodo eccezionale in cui la squadra ha collezionato grandi successi. Un presidente giusto, che amava molto i suo giocatori e li faceva crescere. Aveva una grande personalita' e i ragazzi vedevano in lui un papa' buono da rispettare. Usava il bastone e la carota, perche' era severo, ma i premi quando si vinceva arrivavano sempre", aggiunge. "Boniperti ha incarnato lo stile Juve da giocatore e come presidente. Quando venivano acquistati dei giocatori, voleva sapere dalla squadra di provenienza qual era il loro comportamento", spiega ancora Mariella Scirea. "Un aneddoto? Quando la Juventus acquisto' Rui Barros, il presidente convoco' in sede lui e mio marito, che era capitano. E a Gaetano disse: 'Adesso lo porti dal parrucchiere...'.
PLATINI: "FORTE E FREDDO, ERA LA SUA JUVENTUS"
"Boniperti era la Juventus, soprattutto la sua Juventus, era l'uomo azienda, cercava di avere dentro la squadra soltanto gente capace di vincere". Michel Platini affida all'Ansa il ricordo dell'uomo con il quale alla Juventus ha trascorso cinque anni pieni di successi. "Non aveva sentimenti particolari, simpatie o empatie - aggiunge -, se si rendeva conto che giocatori anche grandi non erano piu' utili, nonostante la loro leggenda non si faceva scrupoli. Era un uomo forte e molto freddo, ma capace di accendersi per situazioni di gioco, di vigilia e post partita". "Era indistruttibile - prosegue Platini - e sicuro di se', sapeva tutto. Con lui non ho avuto alcun rapporto fuori dal campo, ma in quei cinque anni e' stato molto importante per i risultati che ho ottenuto. Ha saputo fare benissimo il suo lavoro perche' conosceva bene il calcio perche' dal calcio veniva, era la persona giusta al posto giusto, scelto dalla famiglia Agnelli. La Juve era nel suo cuore, ma forse era il suo cuore. L'ultima volta l'ho incontrato a Londra per i 100 anni della Fifa, ha rappresentato una fetta enorme del calcio italiano e mondiale".
TARDELLI: "MIO GRANDE PRESIDENTE"
"E' stato il mio grande presidente, sicuramente uno che mi ha insegnato molto nella vita, sono stati dieci anni fantastici. Era un vero uomo di calcio, un signore del calcio, nel senso buono della parole. Se non ce sono piu' adesso? Questo non lo so e non importa, lui lo era". Cosi' l'ex giocatore della Juventus Marco Tardelli ricorda Giampiero Boniperti, suo presidente in bianconero dal 1975 al 1985. Tardelli venne fortemente voluto da Boniperti che lo acquisto' dal Como e lo porto' alla Juventus superando la concorrenza anche dell'Inter. "Abbiamo avuto tante discussioni e anche tante idee diverse ma era sempre uno che sapeva sistemare le cose. C'era stima reciproca e rispetto", ha aggiunto.
ZOFF: "LO STILE JUVE E' INIZIATO CON LUI"
"Mi dispiace, siamo stati insieme per tanti anni. Lo stile Juventus è iniziato con lui. Era una persona dedita al lavoro, alla Juventus, insomma un grande juventino. Un aneddoto? Facevamo lunghe discussioni per gli stipendi, non c'erano i procuratori una volta. Io ero l'ultimo, essendo la zeta (di Zoff, ndr), lui arrivava la mattina e finiva la sera, io cercavo di tenerlo il più a lungo possibile per riuscire ad avere qualcosina in piu'. Non sempre ci riuscivo".
BONUCCI: "INSEGNA AGLI ANGELI A VINCERE"
"E ora insegna agli angeli che vincere non è importante, è l'unica cosa che conta: buon viaggio Presidentissimo".
CABRINI: "HA SCRITTO LA STORIA"
"Se ne è andato un personaggio che ha scritto la storia non solo bianconera ma del calcio italiano. E' stato un grandissimo presidente, una persona di grande correttezza e un esempio da seguire. E' vero, ha creato un modo di vivere il mondo bianconero che lui aveva conosciuto da giocatore. Da presidente lo ha inculcato in tutti quelli che arrivavano. Fu molto forte, ti faceva immediatamente capire la filosofia della Juventus: se arrivi secondo non conta niente, era un anno fallimentare".
GRAVINA: "UN DOLORE IMMENSO"
"La scomparsa di Boniperti rappresenta un dolore immenso. Calciatore straordinario, dirigente impeccabile, ci lascia una delle figure più rappresentative del calcio italiano. La sua competenza, il suo stile e la sua determinazione ci hanno insegnato molto, non lo dimenticheremo mai".
DAL PINO: "ICONE DEL CALCIO ITALIANO"
"Boniperti è un'icona del calcio italiano, una figura nobile a cui ispirarsi per tutto quello che ha fatto per il nostro sport".
CAIRO: "GRANDE AVVERSARIO DEL TORO"
"Boniperti, autentico simbolo della Juventus, è stato un orgoglioso avversario del Grande Torino ma sempre mostrando stima e ammirazione per i campioni granata".
IL MILAN: "PATRIMONIO DELLA STORIA DEL CALCIO"
"Giampiero Boniperti sarà per sempre patrimonio della Storia del calcio italiano e internazionale. Una figura da ricordare e onorare con rispetto e con gratitudine. RIP Presidente".