Il vice presidente bianconero ha parlato prima della partita con il Psg della situazione legata ai tanti indisponibili
Pavel Nedved, vice presidente della Juventus, ha parlato ai microfoni di Mediaset, prima della sfida di Champions League con il PSG, a proposito del tema caldo del momento in casa bianconera: "Noi a livello di infortuni stiamo combattendo dall'inizio dell'anno, abbiamo dodici o tredici infortuni complessivi ma così è difficile, ci dobbiamo fare delle domande serie. Per fortuna si fermerà il campionato il 13 novembre e dobbiamo fare delle valutazioni serie. Valuteremo su tutto, in Champions abbiamo fatto quattro sconfitte su cinque, è normale uscire. In campionato siamo in ritardo. Valuteremo visto che il campionato si ferma e ripartiremo diversamente. Non sto parlando di allenatore, di società, giocatori, qualcosa si è sbagliato".
"Ci è mancata intensità per lungo tempo, almeno 60/70 minuti. Possono essere molti motivi. Quando rientreranno tutti, spero che un giorno ci saranno tutti. Avremo la rosa che volevano, c'è il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti, stasera presentiamo due giovani, vogliamo dargli spazio anche quando torneranno gli altri", ha aggiunto Nedved.
"Pogba? Non puoi forzare un giocatore a operarsi anche se è un tuo dipendente e lo stai pagando. Lui ha scelto la terapia conservativa ma non è andata bene, poi si è operato e non è andata bene nemmeno lì. In questo periodo speravamo di averlo, anche lui sperava. Doveva rientrare il 5 novembre e fare i Mondiali, la scelta che ha fatto di non andare al Mondiale l'ha fatta forse un po' in ritardo ma da grande persona e grande giocatore", ha concluso.