Nella carta - datata 14 aprile 2021 - non ci sarebbe alcun riferimento alla notizia di un'ipotesi di illecito
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Un documento di sei pagine datato 14 aprile 2021, in risposta a una nota Covisoc del 31 marzo 2021, in cui il nome della Juventus non viene mai nominato (il procuratore federale Chiné riporta i casi di Chievo e Cesena e quelli di Perugia e Atalanta). Dopo che il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza monocratica della Figc contro la decisione del Tar del Lazio che dispone la consegna della cosiddetta "carta Covisoc" ai legali bianconeri, il suo contenuto è stato presto svelato. "Ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare" è il passaggio chiave che sembra dimostrare l’assenza di notizia di reato.
“Sulla scorta di tali considerazioni in diritto, dalle quali questa Procura non può prescindere nell’esercizio delle proprie prerogative inquirenti e requirenti, è evidente che l’esercizio dell’azione disciplinare in questa materia, in una logica metodologica di continuità rispetto alle valutazioni già svolte nelle precedenti fattispecie disciplinarmente rilevanti esaminate, potrà essere utilmente perseguito ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare su casi che fanno ragionevolmente ritenere la sussistenza di operazioni di scambio di calciatori fra due o più società professionistiche, in termini di sistematicità delle medesime operazioni di mercato, non già un’episodica operazione, finalizzati a sopravvalutare i dati di bilancio delle medesime società mediante, appunto, il sistema delle ccdd. Plusvalenze” si legge nelle conclusioni. Quell’"ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare" sembrerebbe mostrare l’assenza di notizia di reato, come invece sostenuto a più riprese dai legali della Juve.
PLUSVALENZE JUVE, COS'È LA CARTA SEGRETA
La nota 1940, datata 14 aprile 2021, vede una comunicazione tra Covisoc e Procura Federale su alcune interpretazioni legate al processo plusvalenze. Il TAR ha spiegato che nella carta l’organo di vigilanza segnala alla Procura alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo“. In seguito la Procura Federale, “ha fornito indicazioni interpretative alla Co.Vi.So.C. ai fini dell’emanazione della nota, con la quale la Commissione ha proceduto a una segnalazione in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati”.