L'integratore sarebbe stato assunto senza l'autorizzazione dello staff medico bianconero
La positività di Paul Pogba al doping potrebbe essere stata causata da un integratore che il francese avrebbe comprato negli Stati Uniti. È l'ipotesi che è emersa nelle ultime ore, con il prodotto che gli sarebbe stato consigliato da un medico amico, estraneo alla Juventus, che però non avrebbe preso in considerazione le differenti regole vigenti in Italia rispetto agli Usa. Si sarebbe quindi trattato di una leggerezza che però, dovesse essere confermata la positività dalle controanalisi, potrebbe costare cara al Polpo che vedrebbe a rischio il suo contratto con la Juventus.
L'integratore comprato da Pogba negli Stati Uniti, infatti, non solo conterrebbe sostanze vietate, ma sarebbe stato assunto dal francese senza l'autorizzazione della Juventus. Il francese, nelle scorse ore, parlando con i medici della società bianconera avrebbe ammesso di aver assunto delle sostanze non concordate con lo staff, tra cui anche il possibile prodotto americano consigliatogli da un medico amico. Ed è in quell'integratore che potrebbe essere contenuto il testosterone trovato nelle urine del giocatore dopo Udinese-Juventus, col pallone che ora passa al classe 1993 che ora dovrà provare di non aver trasgredito intenzionalmente le regole.
Sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping e in attesa delle controanalisi, Pogba ha ricevuto anche la sospensione dello stipendio da parte della Juventus che, come anticipato, starebbe valutando il da farsi per il futuro del francese. In caso di positività confermata, infatti, la Juve potrebbe chiedere la risoluzione anticipata del contratto che lega il club al giocatore fino al 2026.