Dopo la riduzione della squalifica a 18 mesi, il francese prepara il ritorno in campo lontano da Torino: il club bianconero può risolvere il suo maxi contratto
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Paul Pogba si prepara all'ennesimo ritorno. Il Tas ha ridotto infatti la sua squalifica da quattro anni a 18 mesi e a marzo 2025 il francese potrà tornare a giocare. Un rientro in campo che quasi certamente non avverrà con la maglia bianconera addosso. Dopo la positività al Dhea, infatti, la Juve ha voltato pagina sul mercato a centrocampo e, facendo leva sulla norma contemplata nei contratti Aic per i casi di squalifica per doping a prescindere dalla lunghezza della pena, è nella posizione di poter risolvere anticipatamente l'accordo col Polpo. Un accordo molto oneroso da otto milioni a stagione più due di bonus con scadenza giugno 2026 che a breve dovrebbe essere rescisso per inadempiezza contrattuale o tramite un accordo tra le parti. Un passaggio obbligato su cui da tempo si sta lavorando.
In attesa di sviluppi, del resto, da tempo i legali di Pogba e la Juve stanno dialogando per cercare una soluzione e formalizzare l'addio del Polpo. Un addio annunciato e a cui il diretto interessato sta già lavorando da un po'. Da un anno il francese guadagna il minimo salariale (circa duemila euro al mese), si allena da solo fuori dalle strutture sportive bianconere e pianifica un futuro lontano da Torino.
Da un punto di vista legale, già da gennaio il campione del mondo 2018 potrebbe rientrare alla Continassa e al suo maxi stipendio pre-squalifica, ma l'impressione è che non succederà e che nei prossimi mesi si arriverà o a un accordo col club bianconero o alla separazione unilaterale. Anche perché il Polpo nel frattempo sembra aver deciso di dire addio all'Europa, trasferirsi negli Usa, dove è stato avvistato sempre più spesso ultimamente, e ricominciare dalla Mls.