Negli ultimi allenamenti la dirigenza non avrebbe visto la carica di un allenatore messo in discussione
Oggi o, magari, domani: resta che il destino di Thiago Motta è segnato, la Juve ha deciso di cambiare pagina e affidare la panchina a Igor Tudor per agguantare quel quarto posto troppo fondamentale per i futuri economici del club, visto che garantisce la partecipazione alla Champions League. Mentre attorno a lui succede di tutto, almeno a livello mediatico, dov'è il tecnico italo-brasiliano? Ha dato alcuni giorni di riposo ai giocatori non convocati nelle nazionali ed è volato in Portogallo con la famiglia per rilassarsi ma ormai le sue ore trascorrono in attesa della comunicazione ufficiale dell'esonero.
Poco più di tre anni fa aveva vissuto una situazione simile, quando allenava lo Spezia. Era dicembre 2021 e il suo esonero era già stato deciso, anche per alcune divergenze con i vertici del club, tanto che era già stato fatto il nome di Marco Giampaolo come suo sostituto. Ma un licenziamento prima della fine dell'anno avrebbe costretto lo Spezia a pagargli 500.000 euro così la società decise di attendere prima di cambiare allenatore (un po' come lo scenario che vuole la Juve attendere la trimestrale del 2025 prima di prendere decisioni per non inserire subito i costi dell'esonero) e Motta ne approfittò per cambiare marcia: prima la vittoria a Napoli poi una bella rimonta che culminò col sedicesimo posto finale in classifica e la salvezza.
Un miracolo che questa volta non si ripeterà: Tuttosport scrive che in questi giorni di allenamenti la dirigenza non ha visto da lui la scossa che attendeva, sapendo di essere in discussione: nessun discorso con i giocatori, nessuna carica ma "allenatore silenzioso con le braccia dietro la schiena", da qui la scelta di cambiare subito in panchina.