Archiviata l'era Allegri, dunque, per Capello alla Juve ora inizia un altro capitolo. "Certamente con l'arrivo di Sarri si punta a un salto qualità, anche se pure sotto Allegri la Juve ha giocato un ottimo calci in certi momenti - ha precisato l'ex allenatore di Milan e Juventus -. No so cosa vuol dire giocare bene se poi non si raggiungono i risultati". Quanto alle polemiche e alle perplessità legate proprio al passaggio di Sarri in bianconero, Capello minimizza: "Non sono sorpreso. Gli allenatori sono ormai professionisti e non si può pensare di essere fedeli solo a una maglia". "Lo stesso Mourinho disse mai più in Premier se non al Chelsea e poi andò a guidare il Man United", ha aggiunto a sostegno del suo pensiero.
E a proposito di "bandiere", Capello a Radio Anch'Io ha parlato anche dell'addio di Totti alla Roma e dell'arrivo di Boban al Milan. "Sono sorpreso dalla decisione di Totti, forse non riuscendo a essere incisivo ha deciso lasciare - ha spiegato, parlando del Pupone -. Fare il dirigente è un'altra cosa che essere giocatore". "I tifosi saranno con Totti - ha proseguito -. Non so perché la società non è riuscita a gestire la situazione. Ci sono sempre due verità e bisogna capire tutte e due le versioni". "Quando fai il dirigente incidi meno, è un lavoro diverso", ha aggiunto Capello.