© Getty Images
© Getty Images
Allo Stadium prima vittoria casalinga dei bianconeri in campionato. Ai blucerchiati non bastano le reti di Yoshida e Candreva
© Getty Images
© Getty Images
Nel lunch match della sesta giornata di Serie A la Juve batte la Sampdoria 3-2 e infila la seconda vittoria consecutiva salendo a quota 8 punti. All'Allianz Stadium tante occasioni e cinque gol. Dybala (10') sblocca la gara dal limite, poi Bonucci (43') raddoppia dal dischetto e Yoshida (44') accorcia le distanze di testa. Nella ripresa Locatelli (57') firma il tris, poi un destro di Candreva (83') anima il finale.
LA PARTITA
La politica dei piccoli passi continua a portare punti in casa Juve. Punti sofferti, d'accordo. Ma sempre punti. E visto il momento, c'è poco da badare all'estetica per Allegri. Dopo il 3-2 con lo Spezia, la Juve porta a casa un altro 3-2 che conferma le difficoltà della banda bianconera, ma che serve per risalire la classifica, centrare la prima vittoria casalinga in campionato e allontanare i fantasmi. Certo, la prestazione con la Samp non è di quelle da incorniciare, ma l'impressione è che qualcosa stia iniziando a muoversi nella direzione giusta nello scacchiere bianconero. Non nella testa, ma almeno a livello tecnico-tattico. Tutto al netto degli infortuni, ovviamente. Perché dalla gara con la Samp la Juve porta a casa non solo i tre punti, ma anche i problemi muscolari di Dybala e Morata. Guai che potrebbero pesare nella disperata rincorsa in campionato e in Champions.
Dopo la vittoria sofferta con lo Spezia, Allegri mescola un po' le carte allo Stadium. In porta c'è Perin, in difesa invece tocca a Cuadrado, Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. Davanti spazio ancora a Morata e Dybala, con Bentancur e Locatelli in cabina di regia e Bernardeschi e Chiesa sulle corsie esterne a piedi invertiti. Scelte fatte senza pensare troppo alla Champions e per cercare la quadra tattica per svoltare. Discorso diverso invece per D'Aversa, alle prese con un calendario complicato e in cerca di risposte dopo la batosta col Napoli. Con l'infermeria piena, il tecnico blucerchiato davanti si affida ancora al tandem Quagliarella-Caputo, ma sostituisce Augello, Damsgaard e Silva con Murru, De Paoli e d Ekdal.
Disposte a specchio e con la Samp alta e aggressiva, in avvio le squadre si studiano e la gara si gioca tutta in mediana. Poi la Juve aumenta il ritmo cercando di sfruttare i tagli verso il centro di Chiesa e Bernardeschi e gli inserimenti di Cuadrado e Alex Sandro. Il primo squillo arriva da un'incursione di Dybala, ma il tiro-cross di Morata finisce tra le mani di Audero. Poi c'è spazio per un paio di tentativi dal limite. Segnali di avvertimento che dopo dieci minuti Dybala capitalizza sbloccando la gara con un sinistro velenoso dopo una buona iniziativa di Locatelli. Gol che rompe l'equilibrio e accende la gara. In pressione, è la Juve a fare il match e ad attaccare la profondità. Ma la Samp non molla e rimane in partita. Da un parte Chiesa e Morata si divorano il raddoppio nel giro di due minuti, dall'altra invece Caputo ci prova dal limite, ma il suo destro finisce alto. Intorno al 20' Dybala alza bandiera bianca tra le lacrime e Allegri fa entrare Kulusevski al suo posto. Cambio obbligato che toglie imprevedibilità e dinamismo ai bianconeri, ma che non cambia il tema tattico del match. Con la Samp altissima, la Juve si difende con ordine e riparte. Pescato col contagiri da Cuadrado, Kulusevski spedisce a lato di testa da buona posizione, poi Bonucci raddoppia i conti dal dischetto per un tocco di mano di Murru in area su un destro di Chiesa. Rete a cui la Samp risponde immediatamente prima con un destro di Quagliarella disinnescato da un grande intervento di Perin e poi con una zuccata di Yoshida che accorcia le distanze e chiude il primo tempo.
La ripresa si apre sotto una pioggia insistente e con la Juve più aggressiva. Kulusevski parte bene in contropiede, ma sbaglia a servire Chiesa in area. Poi Locatelli firma il tris dopo una bella azione in tandem con Chiesa e un perfetto assist di Kulusevski. Gol che smorza le speranze della Samp e rallenta il ritmo. In controllo, la Juve serra le linee e si appoggia a Morata e Kulusevski per tenere palla e far respirare la squadra. A caccia di forze fresche, D'Aversa manda in campo Augello, Silva e Damsgaard. Mossa a cui Allegri risponde coprendosi e passando alla difesa a tre: fuori Bernardeschi e Chiesa, dentro Ramsey e Chiellini. Dopo un buon lancio di Bonucci, Audero si supera su un destro a botta sicura di Bentancur, poi Morata calcia fuori di sinistro da buona posizione e chiede il cambio. Altro cambio obbligato che nel finale complica un po' i piani bianconeri. Senza lo spagnolo a tener palla, la Samp guadagna metri e, dopo un errore in uscita di Cuadrado, accorcia nuovamente il risultato con un bel guizzo di Candreva. Rete che anima il finale e riaccende le speranze blucerchiate. Speranze che devono fare però i conti con la grinta e l'esperienza di Chiellini, bravo a tenere a galla la Juve fino al triplice fischio. Contro la Samp la Juve sforre, ma continua la scalata.
LE PAGELLE
Dybala 7: parte alla grande dialogando bene con Morata e facendosi servire tra le linee. Sblocca il match con un sinistro velenoso dal limite, poi esce dal campo dopo venti minuti in lacrime per un problema muscolare
Alex Sandro
Bonucci 6,5: con Dybala fuori dai giochi si prende la fascia di capitano e l'onere e l'onore di segnare il rigore. Sul 2-1 di Yoshida non è perfetto e si fa sorprendere insieme al resto della squadra, ma nel finale resta lucido insieme a Chiellini
Locatelli 6,5: agisce in mediana facendo il lavoro sporco e cercando di dare ordine e pulire palloni in uscita dalla difesa. Pronto ad andare a rimorchio e a farsi vedere dal limite tra le linee. Firma il tris nella ripresa
Morata 5,5: si propone e attacca bene la profondità, ma non trova il bersaglio grosso. Nel primo tempo ha un paio di buone occasioni, ma si fa ipnotizzare da Audero
Quagliarella 5,5: i piedi e le idee sono sempre gli stessi, l'esplosività fisica meno. Gioca d'esperienza e di sponda, ma non basta. Nel primo tempo impegna Perin con un bel destro
Caputo 5,5: nel primo tempo patisce la marcatura stretta di De Ligt e non brilla. Meglio nella ripresa quando arretra qualche metro e prova a inventare per Quagliarella, ma non fa male
Candreva 7: le azioni più pericolose della Samp passano sempre dai suoi piedi. Corsa e solite pennellate. Il cross perfetto per il 2-1 di Yoshida è suo e anche il gol che tiene viva la gara fino alla fine
Yoshida 6,5: si prende cura di Kulusevski limitando il suo raggio d'azione. Il suo gol tiene vive le speranze blucerchiate alla fine del primo tempo
IL TABELLINO
JUVE-SAMPDORIA 3-2
Juve (4-4-2): Perin 6,5; Cuadrado 5, Bonucci 6,5, De Ligt 6,5, Alex Sandro 6,5; Bernardeschi 6 (25' st Ramsey 6), Bentancur 6,5 (37' st McKennie 6), Locatelli 6,5, Chiesa 6 (25' st Chiellini 6,5); Morata 5,5 (37' st Kean 5,5), Dybala 7 (22' Kulusevski 6).
A disp.: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Danilo, Pellegrini, Rugani, Kulusevski. All.: Allegri 6
Sampdoria (4-4-2): Audero 7, Bereszynski 5,5, Yoshida 6,5, Coley 6, Murru 5,5 (14' st Augello 6); Depaoli 5,5 (14' st Damsgaard 6), Thorsby 6 (42' st Askildsen sv), Ekdal 5,5 (14' st Silva 6), Candreva 7; Caputo 5,5 (25' st Torregrossa 5,5), Quagliarella 5,5.
A disp.: Ravaglia, Falcone, Chabot, Ciervo, Dragusin, Ferrari, Trimboli. All.: D'Aversa 5,5
Arbitro: Ayroldi
Marcatori: 10' Dybala (J), 43' rig. Bonucci (J), 44' Yoshida (S), 12' st Locatelli (J), 38' st Candreva (S)
Ammoniti: Bentancur, Cuadrado, Bonucci, Kean (J); Thorsby, Murru, Ekdal (S)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
La Juventus non subiva almeno 10 gol nelle prime sei partite di un campionato di Serie A dal 1988/89 (11 in quel caso).
La Juventus ha subito gol nelle ultime 20 partite di campionato: soltanto nel 1955 ha registrato una serie negativa più lunga (21) in Serie A.
Paulo Dybala ha segnato otto gol contro la Sampdoria: soltanto contro l’Udinese (nove) l’attaccante della Juventus ha fatto meglio in Serie A.
Paulo Dybala ha preso parte a sei gol (tre reti, tre assist) nelle ultime sette partite di campionato: tante quante nelle precedenti 23 di Serie A.
16 delle 22 reti (73%) messe a segno da Paulo Dybala da fuori area con la Juventus in Serie A sono arrivate in gare casalinghe.
Leonardo Bonucci ha sia calciato che trasformato il suo primo rigore in carriera in Serie A. L’ultimo difensore della Juventus a essere andato a bersaglio dal dischetto era stato Andrea Barzagli, contro l’Atalanta, nel maggio 2012.
Tra il gol segnato da Leonardo Bonucci e quello realizzato da Maya Yoshida sono trascorsi soltanto 104 secondi.
Manuel Locatelli ha sia segnato che fornito assist nello stesso match solo per la seconda volta in carriera in Serie A: la prima col Sassuolo, contro il Chievo, nell’aprile 2019.
Per la prima volta in carriera Antronio Candreva ha sia segnato che fornito assist in due trasferte di fila in Serie A.
Antonio Candreva ha preso parte a tre gol (due reti, un assist) nelle ultime tre partite di campionato. Il giocatore della Sampdoria non andava a bersaglio per due match esterni consecutive nel massimo torneo da luglio 2020 con l'Inter.
Mattia Perin è tornato a giocare un match di Serie A con la maglia della Juventus a distanza di 897 giorni dall'ultimo: 13 aprile 2019, contro la SPAL, al Paolo Mazza.
Due dei tre gol segnati da Maya Yoshida in Serie A sono arrivati in trasferta: il primo contro il Parma, lo scorso gennaio.
Contro la Sampdoria, Massimiliano Allegri ha tagliato il traguardo delle 400 panchine in Serie A (196 con la Juventus).
150ª partita di Manuel Locatelli in Serie A.