La squadra di Allegri vince in rimonta con Dybala (rigore) e Kean: nel primo tempo rossoneri in vantaggio grazie a Piatek
Nel secondo anticipo della 31.ma giornata, la Juve supera il Milan in rimonta e vola a quota 84 punti in classifica, a +21 sul Napoli: se domani i partenopei dovessero perdere, la squadra di Allegri festeggerebbe lo scudetto. All'Allianz Stadium finisce 2-1 per i bianconeri, che al 39' subiscono la rete di Piatek ma poi replicano nella ripresa: Dybala pareggia su rigore al 60', Kean ribalta il risultato con un destro all'84'.
LA PARTITA
In momenti del genere basta seguire il flusso e tutto accade come naturale conseguenza. La Juve, trascinata ancora una volta da Moise Kean, prosegue spedita la marcia verso l'ottavo scudetto di fila, che addirittura potrebbe essere celebrato già domani nel caso in cui il Napoli perdesse in casa contro il Genoa. E' una partita complicata per i bianconeri, che in parte hanno (forse) già la testa alla gara di Champions con l'Ajax e in parte sono condizionati dall'ampio turnover di Allegri. Poi, nello stallo più totale, basta inserire il classe 2000 per centrare un successo pesantissimo: per il centravanti della Nazionale è il terzo gol consecutivo in campionato e il quinto nelle ultime quattro, oltre alle due reti in azzurro. Un magic moment che sembra non finire mai.
E' una partita con più volti quella dello Stadium, dove la Juve si presenta un po' confusa e anche abbastanza scarica. Allegri parte con un 3-5-2 inedito, dove Alex Sandro è il terzo difensore e Bernardeschi una delle due mezz'ali. Emre Can (fuori per infortunio al 25') e Bentancur viaggiano al rallentatore e la situazione resta identica quando entra in campo Khedira. Cambia solo il modulo, visto che i bianconeri dopo 25' di nulla passano al 4-4-2 con Bernardeschi e Spinazzola esterni alti e la coppia Dybala-Mandzukic in avanti. I bianconeri, però, devono fare i conti con un Milan molto equilibrato e allo stesso tempo aggressivo: Gattuso torna al 4-3-3 e mette in crisi i campioni d'Italia grazie a una strategia studiata nel dettaglio. La superiorità numerica in mezzo al campo consegna la partita nei piedi del Diavolo, che fisicamente sta molto meglio rispetto alle ultime uscite e infatti i padroni di casa non sanno come replicare. Al minuto 34 accade il primo episodio-chiave del match: Alex Sandro devia con il braccio un cross da destra di Calhanoglu, Fabbri viene richiamato dal Var ma, dopo aver rivisto le immagini, sceglie di non assegnare il rigore. Una decisione che fa e farà discutere, mentre non ci sono dubbi sul vantaggio firmato Piatek, che al 39' riceve un assist da Bakayoko (errore di Bonucci in uscita) e brucia Szczesny con il destro.
La rete subita sveglia la Juventus, sin lì non pervenuta. Mandzukic e Dybala danno cenni di vita tra il 47' e il 48' del primo tempo, poi per il pareggio serve un lampo della Joya dopo un'ora di gioco: l'argentino scatta sul filo del fuorigioco e viene steso in area da Musacchio, prima di infilare Reina con un rigore centrale. L'1-1 accende definitivamente i bianconeri, con Allegri che manda nella mischia Kean dopo aver inserito Pjanic: due mosse che cambiano di nuovo il match e lanciano la Signora verso il 2-1 firmato Kean, bravo a finalizzare un assist proprio del bosniaco (84'). Il Milan, al terzo k.o. nelle ultime quattro (con un pareggio), resta così fermo a 52 punti: per la Champions sarà una battaglia fino alla fine.
LE PAGELLE
Kean 8 - Entra e segna: ormai è diventata una dolce abitudine per Allegri. Moise cambia l'inerzia della partita con la sua energia, mentre sotto porta si conferma implacabile: quinto gol nelle ultime quattro gare.
Dybala 6,5 - Brutto primo tempo, come per il resto dei compagni. Nella ripresa si accende all'improvviso e non perdona su rigore, dopo esserselo procurato.
Bentancur 5 - E' lento con la palla tra i piedi, è lento senza, è lento nel leggere le situazioni: la condizione migliore sembra un lontanissimo ricordo.
Piatek 7 - L'errore dopo 2' non è da lui, infatti si riscatta subito alla seconda chance. Lavora molto bene spalle alla porta ed è pericoloso appena si gira: Bonucci e Rugani fanno una fatica tremenda.
Musacchio 5 - Rovina una buona partita con lo sciagurato intervento su Dybala che causa il rigore. Ogni tanto ha dei cali di concentrazione che costano caro.
Bakayoko 6,5 - Si fa sentire in mezzo al campo con fisico e personalità. Attacca e difende, garantendo un ottimo equilibrio.
IL TABELLINO
JUVENTUS-MILAN 2-1
Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Rugani 5,5, Bonucci 5,5, Alex Sandro 6; De Sciglio 6, Bentancur 5, Emre Can 5,5 (25' Khedira 5,5), Bernardeschi 6, Spinazzola 6 (16' st Pjanic 6,5); Dybala 6,5 (21' st Kean 8), Mandzukic 6,5.
A disp.: Pinsoglio, Chiellini, Cancelo, Matuidi, Del Favero, Matuidi, Nicolussi Caviglia. All.: Allegri 6
Milan (4-3-3): Reina 6; Calabria 5,5 (40' st Cutrone sv), Musacchio 5, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Kessie 6, Bakayoko 6,5, Calhanoglu 6,5; Suso 5,5 (31' st Castillejo 6), Piatek 7, Borini 6,5.
A disp.: Donnarumma A., Soncin, Abate, Caldara, Laxalt, Strinic, Zapata, Bertolacci, Biglia, Mauri. All.: Gattuso 6
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 39' Piatek (M), 15' st rig. Dybala (J), 39' st Kean (J)
Ammoniti: Bernardeschi, Mandzukic (J); Musacchio, Calhanoglu (M)
Espulsi: -