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Al Picco gol ed emozioni: Kean sblocca la gara, poi a segno Gyasi, Antiste, Chiesa e il centrale olandese
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Nella quinta giornata di Serie A la Juve batte lo Spezia 2-3 e incassa la prima vittoria stagionale in campionato dopo una partenza da incubo. Al Picco gol ed emozioni. Kean (28') sblocca la gara con un destro dal limite, poi i liguri ribaltano il risultato con Gyasi (33') e Antiste (49'). Reti a cui i bianconeri rispondono pareggiando con Chiesa (66') e siglando il gol partita con De Ligt (72'). Nel finale parata super di Szczesny.
LA PARTITA
La Juve inverte la rotta e torna a vincere in campionato. Ma lo fa soffrendo moltissimo e al cospetto di un avversario non di prima fascia. Al netto della grande prova di alcuni giocatori dello Spezia (Maggiore, Gyasi e Antiste su tutti), a confermare il momento complicato dei bianconeri è infatti la storia del match. Una storia con più ombre che luci per la banda di Allegri e con una costante insicurezza di fondo. Insicurezza che ha rischiato di costare ancora molto cara alla Juve, costretta a rimontare più di rabbia che di testa, tecnica e tattica. Un po' all'arrembaggio, insomma. Non certo il massimo per una squadra abituata a stare ai vertici della Serie A e non a giocarsela col coltello tra i denti con le squadre in lotta per non retrocedere. Certo, dal match contro lo Spezia qualche buona notizia arriva dai singoli per la Juve (Chiesa, Bonucci e De Ligt soprattutto), ma di sicuro non dal gioco e dal centrocampo, ancora il vero punto debole di questa Juve.
Disperatamente a caccia dei tre punti, al Picco Allegri mescola un po' le carte e ne cambia cinque rispetto alla gara col Milan. Fuori Alex Sandro, Chiellini, Locatelli, Cuadrado e Morata, dentro de Ligt, De Sciglio, Chiesa, McKennie e Kean. Scelte a cui Thiago Motta risponde con Verde, Maggiore e Gyasi alle spalle di Anteiste e la coppia Ferrer-Bourabia in mediana. A ritmo basso e con i bianconeri imprecisi negli appoggi, la prima occasione è targata Spezia. Ferrer attacca subito De Sciglio e Gyasi manca l'appuntamento col gol in mezzo all'area. Occasione che costringe la Juve ad aumentare i giri e ad attaccare la profondità provando a sfruttare i lanci lunghi di Bonucci. Dopo una buona incursione a destra, Chiesa pesca Kean in area, ma l'ex Psg non centra la porta e la gara rimane bloccata. Confusa in mediana e poco aggressiva sui portatori, la Juve fatica a manovrare con velocità e le uniche occasioni arrivano solo su calci piazzati. De Ligt spara alto sugli sviluppi di un corner, poi McKennie prima ci prova di testa su un altro corner e poi manca il pallone davanti a Zoet. Occasioni che aumentano la pressione bianconera e portano al vantaggio degli uomini di Allegri. A sbloccare la gara, sugli sviluppi del solito lancio col contagiri di Bonucci, ci pensa Kean con un bel destro dal limite intorno alla mezz'ora. Gol a cui lo Spezia replica immediatamente prima con un sinistro velenoso di Verde neutralizzato da Szczesny e poi con una perla di Gyasi che si infila sotto la traversa. Botta e risposta che rimette tutto in equilibrio e accende l'ultimo quarto d'ora del primo tempo. Da una parte sono Maggiore e Verde i più intraprendenti, dall'altra è invece Dybala il più ispirato. Ma il risultato non si schioda dall'1-1.
La ripresa si apre con due cambi per la Juve: fuori De Sciglio e Bentancur, dentro Alex Sandro e Locatelli. Mossa che non dà subito i risultati sperati da Allegri. Anzi. Dopo un tentativo di Rabiot dal limite, sulla ripartenza Maggiore lancia Antiste, che enatra in area e beffa Szczesny con la complicità di una deviazione di Bonucci. Gol che ribalta il risultato e costringe la Juve ad attaccare a testa bassa. Con le spalle al muro, i bianconeri spingono e piovono occasioni. Zoet ferma un colpo di testa di Kean, poi vola su un sinistro a giro di Dybala. Un destro a botta sicura di McKennie finisce alto sopra la traversa, poi Bonucci non trova la zuccata vincente dopo una sponda di Morata. Guizzi a cui lo Spezia risponde andando vicino al tris ancora in ripartenza con Antiste e con Amian, prestando però il fianco alla pressione di Locatelli & Co. Dopo un tunnel in area, Chiesa firma il pareggio con rabbia, poi De Ligt ribalta ancora tutto risolvendo una mischia in area con una zampata di destro. Stoccata che rimette il match sui bianri bianconeri e trasforma il finale in un continuo batti e ribatti. Szczesny è costretto al miracolo su Maggiore, poi un colpo di testa di Bastoni finisce fuori e Morata spara alto dal limite. Tentativi a vuoto che chiudono il match e regalano alla Juve i primi tre punti in campionato. Tre punti sporchi e sofferti.
LE PAGELLE
Bonucci 6,5: la Juve in mezzo al campo non gira e così tocca a lui agire da play arretrato con i suoi lanci come sul gol di Kean. Sulla rete di Antiste non è perfetta la chiusura, ma si fa perdonare lottando nell'area avversaria sul 3-2 di De Ligt
Kean 6: agisce da prima punta e fa il suo cercando di fare la sponda per i compagni e di far valere il fisico. Sigla il gol che sblocca la gara, poi nella ripresa lascia il posto a Morata
Bentacur 5: Allegri lo piazza in mezzo al campo insieme a McKennie per dare ordine e qualità, ma gioca quasi sempre spalle alla porta e dai suoi piedi arrivano più retropassaggi che giocate in avanti. Non costruisce e non copre e all'intervallo esce
Chiesa 7: nel primo tempo va al trotto e non si vede, nella seconda parte della ripresa aumenta i giri, si accende e la Juve rimette la gara in carreggiata. Delizioso il tunnel sul gol del 2-2
Gyasi 6,5: lavora sporco dalla parte di Danilo cercando spesso l'uno contro uno. Lotta e spinge. Notevole il destro con cui firma l'1-1 impallinando Szczesny
Verde 6: il piede è sempre educato e quando il pallone arriva dalle sue parti riesce spesso a inventare qualcosa di interessante
Maggiore 7: detta i tempi del pressing e della manovra con cattiveria e qualità. Tanto lavoro sporco, ma non solo. Da un suo lancio in ripartenza arriva il 2-1 di Antiste, poi costringe Szczesny al miracolo nel finale
Antiste 6,5: corre e si fa trovare sempre in profondità sulle ripartenze. Perfetto e anche fortunato sul gol del 2-1. Non male per un classe 2002
IL TABELLINO
SPEZIA-JUVE 2-3
Spezia (4-2-3-1): Zoet 6,5; Amian 6,5, Nikolaou 6, Hristov 6, Bastoni 6,5; Ferrer 6, Bourabia 6 (32' st Sala); Verde 6 (32' st Manaj sv), Maggiore 7 (40' st Salcedo sv), Gyasi 6,5; Antiste 6,5 (32' st Nzola).
A disp.: Zovko, Provedel, Kiwior, Podgoreanu, Strelec, Bertola. All.: Motta 6
Juve (4-4-2): Szczesny 7; Danilo 5,5, Bonucci 6,5, de Ligt 7, De Sciglio 5 (1' st Alex Sandro 6); Chiesa 7 (39' st Kulusevski sv), Bentancur 5 (1' Locatelli 6), McKennie 5,5, Rabiot 6 (22' st Bernardeschi 6); Dybala 6, Kean 6 (14' st Morata 6).
A disp.: Perin, Pinsoglio, Pellegrini, Rugani, Ramsey, Cuadrado. All.: Allegri 6
Arbitro: Aureliano
Marcatori: 28' Kean (J), 33' Gyasi (S), 4' st Antiste (S), 21' st Chiesa (J), 27' st De Ligt (J)
Ammoniti: Nikolaou, Nzola (S); Morata (J)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Questa è solo la seconda volta nelle ultime 60 stagioni in cui la Juventus ha subito almeno otto gol nelle prime cinque partite di Serie A, la prima nel 2010/11 (nove).
• La Juventus ha subito gol nelle ultime 19 partite di campionato, solo nel 1955 ha avuto una striscia negativa più lunga in Serie A (21).
• La Juventus non segnava almeno tre gol in Serie A da maggio contro il Bologna, in quella che prima di oggi era l’ultima vittoria bianconera in campionato.
• Moise Kean non segnava in Serie A da 893 giorni: l’ultima rete era arrivata nell’aprile 2019 contro la SPAL.
• Emmanuel Gyasi non segnava un gol in casa in Serie A dallo scorso febbraio, quando trovò la doppietta contro il Parma.
• Sia Antiste che Gyasi hanno segnato con il proprio primo tiro nella partita.
• Per la prima volta in Serie A Giulio Maggiore ha partecipato a una rete in due partite consecutive (due assist).
• Federico Chiesa ha partecipato a una rete in tutte le sue tre sfide contro lo Spezia in Serie A.
• Paulo Dybala ha collezionato oggi la sua 200ª partita da titolare con la Juventus, contando tutte le competizioni.
• Weston McKennie ha collezionato la sua presenza numero 50 con la Juventus in tutte le competizioni.