Ma veniamo al match. Senza Mandzukic, Allegri torna al 4-3-3, piazzando Alex Sandro e Douglas Costa accanto a Higuain e Sturato a centrocampo. In difesa Rugani invece prende il posto di un acciaccato Benatia. Mazzarri replica con un accorto 4-4-1-1 con Rincon e Obi in mediana, Iago Falque e Ansaldi sugli esterni e Baselli in appoggio a Belotti. Pronti-via e la Juve è subito pericolosa con Higuain, fermato da Sirigu in uscita. Uno scontro che costa caro al Pipita, costretto a uscire dopo un quarto d'ora per un problema alla caviglia. Senza punte, Allegri fa entrare Bernardeschi e vara il tridente mobile. Un cambio che modifica l'assetto dei bianconeri, ma che non cambia il tema tattico del match. Con Baselli a uomo su Pjanic e tanti uomini in mediana, la squadra di Mazzarri serra le linee e chiude bene gli spazi, lasciando solo le corsie esterne alla Juve. Asamoah prova a far saltare il banco con un bel sinistro, ma De Silvestri salva tutto. Poi Belotti tenta il numero al volo dopo un lancio millimetrico di Iago Falque, ma il destro del Gallo finisce a lato. Stordita dall'uscita di Higuain, la Juve fatica a ritrovare subito gli automatismi in fase di possesso e sceglie di spingere con gli esterni per creare la superiorità. Tattica che funziona alla perfezione. Dopo un colpo di testa di De Silvestri neutralizzato da Szczesny, Bernardeschi salta Burdisso e crossa di destro per Alex Sandro, che appoggia in porta e sblocca la gara. Un gol che dà fiducia ai bianconeri e cambia il match. In bambola, il Toro arretra e Belotti resta isolato a battagliare con Rugani e Chiellini. Solo Obi prova a invertire la rotta, ma non basta. La Juve infatti non dà riferimenti in avanti e sale in cattedra Douglas Costa, bravo a spaziare su tutto il fronte e a mettere alle corde i granata con le sue accelerazioni.
Nella ripresa i granata cercano subito di reagire alzando il baricentro. La Juve opta invece per il possesso per controllare la gara. Con l'attacco mobile la squadra di Allegri cambia volto continuamente, aggredendo sulle corsie esterne e affidandosi alle qualità di Bernardeschi, Douglas Costa e Alex Sandro e agli inserimenti di Khedira. Mazzarri getta Niang nella mischia per aiutare Belotti. Il Toro guadagna metri, ma i bianconeri non tremano. In mediana Sturaro ringhia su tutti, poi Allegri fa entrare Dybala al posto di Douglas Costa. Nei panni della prima punta, l'argentino è subito pericoloso, ma sbaglia la rete del raddoppio da buona posizione. Come da programma, nel finale poi va in scena l'assalto granata. Iago Falque ci prova da fuori, ma Szczesny è attento. Il Toro attacca a testa bassa, la Juve invece ragiona e tiene palla fino al triplice fischio. senza rischiare. Il carro-armato Juve continua a travolgere tutto quello che si trova davanti in Serie A. Il Napoli è avvisato.