Il colosso delle criptovalute arriva al 10,12% del capitale azionario bianconero. E l'ad promette: vogliamo entrare nel CdA
La Juventus frena bruscamente in campionato perdendo a Parma e complicando la corsa Champions, ma non smette di volare in Borsa. Il motivo dell’entusiasmo è la scelta del colosso delle criptovalute, Tether, di entrare in maniera ancora più decisa nel capitale azionario bianconero facendo salire la sua quota al 10,12%, pari al 6,18% dei diritti di voto. Un’operazione importante che fa diventare Tether il secondo azionista della Juventus dopo Exor.
Ma non solo, l’amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino, tifoso bianconero, ha dichiarato che questo non sarà unicamente un progetto finanziario, ma una collaborazione a lungo termine con disponibilità a partecipare a eventuali aumenti di capitale e con l’obiettivo di entrare anche in consiglio di amministrazione.
Operazione che al momento ha fatto volare il titolo in Borsa. Da metà febbraio, quando Tether ha fatto il primo investimento, a oggi, l’azione è passata da 2,34 euro a 3,14 euro (il 25 aprile ha avuto un minimo di 3,10 e un massimo di 3,178 euro) con un incremento di circa il 40%. Sarebbe stato anche più alto se non ci fosse stato il crollo delle Borse per i dazi e soprattutto se la Juve avesse blindato la qualificazione in Champions.