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Thiago Motta e lo spogliatoio Juve: il perché di un rapporto non decollato

Parte dei giocatori imputano all'allenatore l'assenza di empatia: il club si baserà anche su questo per valutarne il futuro

01 Mar 2025 - 09:42

Le recenti parole attribuite a un giocatore della Juve ("Non sopporto Thiago Motta, e non sono l'unico") aprono un tema delicato in casa bianconera, che in un momento così complicato della stagione - l'eliminazione dalla Coppa Italia brucia ancora - si interroga non solo sulle scelte tattiche del suo allenatore ma pure nei rapporti con lo spogliatoio.

Tuttosport cerca di analizzare quel che trapela dagli spifferi di Vinovo, con un dato certo: la squadra non gioca contro Thiago Motta ma sembra ormai assodato che il rapporto tra una fetta consistente di spogliatoio e il tecnico non sia "idilliaco" anche perché sono voci che erano iniziate a circolare già da prima della partita shock contro l'Empoli. Non è questione di carisma, diversi giocatori (vedi Kalulu o Conceiçao) hanno accettato la Juventus proprio dopo aver parlato con Motta, né di capacità visto che c'è la convinzione che diventerà un big della panchina, per quanto il salto in una grande sia avvenuto forse troppo presto.

Il problema evidenziato dal quotidiano piemontese è un altro, e porta alla mancanza di empatia: troppa rigidità nelle scelte (non dimentichiamo che la stessa fonte di ieri aveva aggiunto "Non sai mai cosa aspettarti, da titolare a 90 minuti in panchina") come nei rapporti tanto che c'è una palpabile freddezza tra Thiago Motta e buona parte dello spogliatoio. Qualche difficoltà di comunicazione, la fascia di capitano senza un padrone fisso e i numerosi cambi di formazione non hanno fatto bene alla serenità del gruppo, insomma.

Qualcosa di cui la società dovrà tenere conto a fine stagione quando si dovrà tirare un bilancio: d'accordo il quarto posto, c'è ancora chi crede in una possibile rimonta scudetto, ma per poter ancora puntare su Motta per la Juve del futuro servirà avere un'unità di intenti con la squadra anche a livello umano. E l'italo-brasiliano si giocherà la panchina bianconera anche su questo aspetto.

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