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COPPA ITALIA

Juventus, Thiago Motta: "Provo vergogna: abbiamo toccato il fondo"

Il tecnico bianconero è stato severissimo nei confronti della sua squadra dopo l'eliminazione: "Atteggiamento inammissibile: colpa nostra se non siamo in semifinale"

27 Feb 2025 - 00:09

Una serata amara. La Juve cade ai rigori contro l'Empoli e viene eliminata anche dalla Coppa Italia, soltanto una settimana dopo l'euro-tonfo con il Psv. Ora ai bianconeri non resta che il campionato dove i giochi non sono assolutamente chiusi (sono otto i punti che separano i bianconeri dall’Inter capolista) ma la rimonta è tutt'altro che scontata. Thiago Motta però si concentra soltanto sulla delusione di stasera: "Provo vergogna", inizia, durissimo l'allenatore: "Abbiamo fatto un primo tempo di cui vergognarsi. Mi vergogno per quello che abbiamo fatto nel primo tempo e spero che anche i miei giocatori stiano provando queste emozioni". Poi Motta, presentatosi scurissimo in volto ai microfoni di Sport Mediaset, si è assunto le responsabilità della sconfitta: "Ho sbagliato io a non far capire ai miei giocatori l'importanza della partita. È solo colpa nostra se non siamo in semifinale: non l'abbiamo meritato. Spero che le critiche siano molto forti. I tifosi sono stati fin troppo gentili con noi per quello che abbiamo messo in campo nel primo tempo. Ho sbagliato io a non far capire ai calciatori cosa significhi giocare queste partite con la maglia della Juventus".

Poi Thiago prova a entrare nel merito della partita, ma le sue riflessioni tornano a battere sempre sullo stesso punto: l'approccio sbagliato dei suoi: "Abbiamo giocato con un Empoli con diverse riserve. Bisogna parlare di mentalità in questo momento: la maglia della Juve va meritata ogni giorno. Qualcuno pretendere senza dare niente. Oggi abbiamo sbagliato tutto. Non ci siamo mai presi la responsabilità degli errori commessi. Tutto questo è inammissibile. Dobbiamo chiedere scusa. Oggi abbiamo toccato il fondo".

Poi il tecnico traccia la via per la ripartenza: "Credo nella squadra, abbiamo giocatori di qualità. Ma la qualità non è mai sufficiente per competere, per giocare una partita di calcio come nella vita. Ci vogliono altre cose, come l'atteggiamento. Da quando sono arrivato è stato uno dei punti su cui ho insistito di più. Si possono sbagliare passaggi, tiri e scelte, ma quello che non posso accettare è questo atteggiamento". E proprio dai comportamenti giusti Thiago vuole ripartire: "Dobbiamo ripartire dall'atteggiamento e dal comportamento: dare tutto in campo e dare tutto in allenamento. Lavorando per i compagni e rispettando la storia di questo club. Questa è la base per competere. Le cose vanno meritate, non pretese: vedere la mia squadra così oggi mi ha fatto vergognare. Il problema oggi non è stato nè tecnico nè tattico: l'atteggiamento è stato sbagliato. La colpa è stata solo mia".

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