"Vincere non è un'ossessione" ha detto il tecnico italo-brasiliano. I tifosi ribattono: "Il nostro motto dice che vincere è l'unica cosa che conta"
"Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questo mestiere. Però non è un'ossessione ora, faccio tutto il possibile per migliorare la squadra e aiutare i giocatori, sono tranquillo e convinto della nostra forza": questa la risposta di Thiago Motta ieri, nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan, in merito alla possibilità di vincere il primo trofeo da tecnico. Parole che hanno fatto discutere i tifosi della Juventus sui social, creando quasi due fazioni opposte.
"Caro Motta, vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta" scrive più di un tifoso juventino, ricordando la celebre frase di Giampiero Boniperti, leggenda prima come calciatore e poi come presidente bianconero. Frase che, tra l'altro, è stata stampata anche all'interno di alcune divise ufficiali da gioco indossate dagli stessi giocatori nel corso delle stagioni. "Deve fare un giro al J Museum per capire cosa vuol dire essere alla Juve", "Vincere non è un'ossessione, è un obbligo!" e "Caro Motta, forse non ti è chiaro il nostro motto..." scrivono altri tifosi.
Ma c'è anche chi difende l'allenatore: "Ha detto che non è una ossessione oggi, intende che siamo ancora nella fase work in progress", ma anche "Ci mancherebbe che vincere ora non sia un'ossessione, siamo una squadra in costruzione con nuovi giocatori e nuovi schermi. Cosa avrebbe dovuto dire?".