Giorgia Capaccioli e la promessa sexy ai tifosi della Juve: "Se vinciamo il derby..."
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I bianconeri cercano risposte alla crisi, i granata puntano a una vittoria storica che vorrebbe dire sorpasso
E' il giorno di Torino-Juve, ma anche di Juric-Allegri. Uno non si nasconde e parla apertamente di una squadra che punta a "fare una grande partita e cercare di vincere", l'altro resta abbottonato, confida in una svolta e in un "risultato positivo" per fermare l'emorragia di sconfitte. Non potrebbe essere più diverso l'avvicinamento al derby dei due mister. Il "Toro" insegue i rivali di sempre a due punti di distanza, si trova dietro in classifica, ma mai come questa volta sogna uno sgambetto che manca dal 26 aprile 2015.
La Vecchia Signora è ferita, reduce dalla batosta in Israele che, a meno di miracoli, le costerà l'eliminazione dalla Champions League, e con una situazione in campionato a sua volta molto complicata dopo il ko con il Milan. Dopo l'ennesima figuraccia di questo inizio stagione il club ha varato la linea dura mandando la squadra in ritiro alla Continassa, scelta che i calciatori hanno digerito malvolentieri anche se Allegri ha negato che ci siano stati problemi all'interno dello spogliatoio. Una sconfitta non porterebbe all'esonero, ma potrebbe prolungare il ritiro di una settimana. L'intervento di Andrea Agnelli nell'immediato post partita di Haifa ha, come detto, confermato la panchina di Max, che ha indicato la via per uscire dal tunnel della crisi. "Il presidente ha dato la carica alla squadra e all'ambiente - ha evidenziato - Bisogna compattarsi di più tra società, prima squadra, staff tecnico e tifosi. Per uscire da questo momento c'è bisogno di tutti, bisogna fare cose semplici e ordinate".
Tra una chiacchiera e l'altra all'interno della Continassa, è già tempo di tornare in campo per la stracittadina. Con diversi dubbi di formazione (c'è l'idea Kean dal 1' per far rifiatare uno tra Milik e Vlahovic), e un possibile ritorno al 3-5-2 per schierarsi a specchio con i granata (fuori Bonucci?). Anche in casa Toro le assenze non mancano - in particolare quella di Ricci, febbricitante, in mezzo al campo - e con il rischio di dover giocare senza un centravanti di ruolo visti gli acciacchi là davanti di Sanabria e Pellegri.
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