"Pensare al calcio in questi momenti è molto difficile. Anche la mia nazionale non deve giocare contro la Russia per le qualificazioni ai Mondiali"
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Prima della partita contro l'Empoli, Pavel Nedved ha espresso la sua opinione sulla guerra in Ucraina. E senza troppi giri di parole ha chiesto che anche la Repubblica Ceca esprima con forza il suo dissenso nei confronti del conflitto allineandosi alle posizioni di Polonia e Svezia, decise a non giocare in Russia per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. "Pensare al calcio in questi momenti è molto difficile, capisco la situazione di Szczesny e apprezzo la sua professionalità - ha spiegato il vicepresidente della Juventus e bandiera del calcio ceco -. Spero che anche la mia nazionale faccia lo stesso passo di Polonia e Svezia, che hanno già espresso la volontà di non giocare in Russia".
"Non capisco cosa aspettano in Repubblica Ceca", ha aggiunto. "Devo ammettere che oggi mi viene difficile a parlare di calcio. Quello che sta accadendo in Ucraina è molto forte. Io sono uno dell'est e sento tutta la gente dell'Ucraina - ha proseguito ai microfoni di DAZN -. Sono cresciuto lì, nessuno merita le sofferenza. Nessuna vuole la guerra, nessuno la vuole".