Il tecnico bianconero ha messo in guardia rispetto al rischio di esaltarsi troppo dopo le prime due giornate
La Juventus si appresta a vivere il primo scontro diretto della stagione. Nella terza giornata di Serie A i bianconeri attendono la Roma allo Stadium, forti dei 6 punti conquistati nelle prime due gare di campionato. Thiago Motta, nella conferenza stampa della vigilia del match, ha parlato del mercato, degli esuberi, della lotta scudetto, dei pericoli che possono creare i giallorossi e dell'ottimo rapporto con De Rossi, suo ex compagno in Nazionale.
LA CONFERENZA DI MOTTA
Quali potranno essere i problemi nell'affrontare la Roma?
"Affronteremo una squadra forte e determinata. Lo stadio sarà pieno e noi abbiamo fatto una buona preparazione con entusiasmo e responsabilità. Siamo a pronti a tutti nel campo, sarà una bellissima gara".
Come giudica il vostro mercato?
"Djalò, Kostic e Arthur fanno parte della Juventus e il mercato in uscita è aperto. Concentrazione massima sulla Roma. Del mercato sono felice perché sono arrivati giocatori forti che completeranno una squadra forte. I nuovi si metteranno a disposizione della squadra. Sono molto felice".
Non c'è il rischio di deconcentrarsi con tutti questi complimenti alla sua squadra?
"Siamo solo alla terza giornata, provo sempre a mantenere l'equilibrio e non ascoltare troppo elogi e critiche, ma mantengo una linea. Lavoro quotidiano con impegno e responsabilità. Domani abbiamo un'avversaria forte, determinata nel fare la sua partita. Noi daremo il massimo per portare la partita dove conviene a noi, il resto conta poco".
Quali sono le impressioni sui nuovi arrivi?
"Tutti questi ragazzi hanno fatto degli sforzi per arrivare in questo grande club storico, ragazzi di talento con fame, intelligenti, sanno che siamo un collettivo e abbiamo bisogno di tutti".
Che stagione pensate di poter fare?
“Koopmeiners e tanti altri hanno fatto grandi sforzi per arrivare a giocare in questo club. Siamo un collettivo, se mettiamo il talento a disposizione del gruppo daremo il nostro massimo”.
Cosa può dire di De Rossi e come giudica i giovani a sua disposizione?
"Siamo solo alla terza giornata. Daniele ha fatto un finale di stagione di grandissimo livello. Lo conosco bene, perché siamo stati compagni di Nazionale. Lui mi ha difeso quando mi diedero la maglia numero 10. Domani saremo avversari, ma gli auguro sempre il meglio. I giovani? Merito loro e non merito mio. Cambiaso, Bremer e Gatti hanno aiutato questi ragazzi a fare bene sul campo. Loro hanno un grande talento che mettono a disposizione della squadra".
Studierà meccanismi difensivi particolari per fermare l'attacco della Roma?
"Ci saranno giocatori forti, se concediamo troppo spazio andiamo in difficoltà. Dobvyk attacca tanto la profondità, dobbiamo difendere da squadra e stare insieme in tutte le fasi del gioco”.
Come stanno i nuovi e qual è la situazione degli infortunati?
"In nuovi sono tutti in forma e tutti convocabili per domani. Per quanto riguarda gli infortunati, Milik non può tornare. Nemmeno Thuram, Weah e Adzic".
Come pensa che vi possiate collocare nella lotta scudetto e qual è il suo rapporto con De Rossi?
“Siamo concentrati sulla Roma, tutto il resto conta pochissimo e il campionato è lunghissimo. Con De Rossi abbiamo sempre parlato di calcio, ognuno con le proprie idee. Non è un caso se oggi io sono sulla panchina di una squadra storica e lui su quella della sua squadra del cuore. Mi sento un privilegiato e penso che valga anche per lui, è voluto rimanere lì con grande volontà”.