Il contratto in scadenza nel 2026 e l'ingaggio monstre rendono complicata la permanenza del serbo
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La Juventus si coccola Dusan Vlahovic, ma comincia anche a interrogarsi su quanto a lungo potrà ancora farlo. Il serbo, tornato titolare 56 giorni dopo l'ultima volta, è stato decisivo nella vittoria di Cagliari, che ha consentito ai bianconeri di issarsi al quarto posto in solitaria dopo una lunga rincorsa. Ha segnato un gran gol, è sembrato fisicamente brillante e nel vivo del gioco, tutt'altro che scontato dopo un inizio di 2025 vissuto di fatto nell'ombra di Kolo Muani.
I suoi gol (14 fin qui in stagione) possono e devono essere una delle armi fondamentali a disposizione di Thiago Motta per far sì che a giugno si possa festeggiare quanto meno la qualificazione in Champions League, ma più passano le settimane più crescono le possibilità che possano trasformarsi nel canto del cigno della sua avventura bianconera.
Dusan ha un contratto fino al 30 giugno 2026 che quest'anno gli varrà un ingaggio da 12 milioni netti: è non solo il giocatore più pagato della rosa juventina, ma anche dell'intera Serie A. E non di poco. Il suo stipendio è ampiamente fuori da quelli che sono i nuovi parametri del club, che non a caso nei mesi scorsi stava ragionando sull'ipotesi di un prolungamento per spalmarlo su più stagioni. Prolungamento di cui, soprattutto da quando Kolo Muani è sbarcato a Torino, non si è più neanche accennato.
Il futuro del francese è chiaramente ancora tutto da definire, ma una sua conferma potrebbe allontanare ulteriormente Vlahovic dalla Juve. Non tanto per incompatibilità tecnica (i due hanno giocato insieme nell'ultima mezzora di Cagliari e comunque due centravanti di livello in rosa sarebbero il minimo sindacale) quanto proprio per un discorso economico, visto che anche l'attaccante attualmente di proprietà del Psg ha un ingaggio top.
Insomma, se il serbo non dovesse trovare un accordo per un rinnovo al ribasso e Kolo Muani restare a Torino, la cessione del primo sarebbe di fatto inevitabile. Alla Juve, per altro, basterebbe incassare circa 20 milioni di euro per evitare una minusvalenza, cifra assolutamente alla portata di diversi top club. Da qui a fine stagione si attendono chiarimenti sul suo futuro.