Il nuovo centrocampista dell'Inter legatissimo all'Ajax: in campo fino all'ultimo. E con lui si parte dall'1-0
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Uno degli ultimi ricordi olandesi è una ferita. Alla testa, sanguinante. Davy Klaassen, uomo nuovo dell'Inter, lo scorso aprile venne colpito da un accendino durante un caldissimo Feyenoord-Ajax. La sua "colpa" avere segnato il gol del momentaneo 2-1 per la squadra di Amsterdam. Fu costretto ad arrendersi, una delle poche volte nella sua carriera: chiese il cambio abbandonando il campo. Capelli rasati (una volta la chioma era bionda e foltissima), una vita all'Ajax partendo dall'Academy (dopo avere respinto la corte dell'Utrech) per la gioia della famiglia: il papà Gert-Jan era un abbonato storico, non si perdeva una partita. Vedere il figlio in campo con quella maglia è stato motivo di orgoglio. Le esperienze all'Everton e al Werder Brema sono state parentesi che, insieme ai gettoni con la nazionale olandese, hanno arricchito la sua esperienza internazionale. Quando è tornato il richiamo da casa, complice l'uscita di van de Beek, non ci ha pensato due volte. E l'Ajax l'ha vissuto intensamente fino alle ultime ore tanto da scendere in campo nella serata che precedeva il suo trasferimento a Milano, nel preliminare che l'Ajax ha giocato contro il Ludogorets.
Il ruolo in cui ha reso di più è quello di mezzala offensiva, ma può giostrare anche da playmaker, in sostanza un po' Calhanoglu e un po' Mkhitaryan per la gioia di Inzaghi che chiedeva un'alternativa di peso a centrocampo per completare la rosa. Risolvere i problemi matematici è la sua passione, in nerazzurro si occuperà, all'occorrenza, di geometrie. Il vizio del gol non gli manca tanto che uno dei soprannomi è "Mister 1-0" per una delle sue qualità: sbloccare le partite. L'Ajax ha anticipato i tempi della scadenza del contratto liberandolo gratuitamente per l'Inter. In passato è stato nella lista del Napoli, ma non se ne fece nulla.
Fuori dal campo, da un annetto fa coppia fissa con Laura Benschop, una partecipazione a Miss Paesi Bassi, ma soprattutto tanto studio. E' laureata in criminologia e... chissà se ha aiutato Davy a scoprire chi gli lanciò quell'accendino.