Il tecnico dei bavaresi ha spiegato la propria strategia per ribaltare il risultato dell'andata
"Dobbiamo partire dal presupposto che i dettagli possono fare la differenza: o sei molto bravo a difendere, o sei molto bravo a buttarla dentro". È questa la chiave della sfida di ritorno fra Inter e Bayern Monaco secondo Vincent Kompany. L'allenatore dei bavaresi ha parlato dell'incontro dei quarti di finale in programma a San Siro nella serata di mercoledì 16 aprile e che vedrà i tedeschi obbligati a ribaltare la situazione.
Kompany è convinto che i suoi possano farcela, ma per completare l'impresa sarà necessario essere una squadra unita: "A volte si tratta di notti particolari, le possiamo definire così. Ci sono certe notti in cui basta poco per decidere una partita: è quello che è accaduto all'andata, dobbiamo ricordare le occasioni che potevamo sfruttare e speriamo di averle nuovamente - ha sottolineato il tecnico del Bayern Monaco -. Domani dobbiamo vincere. Dopo il Leverkusen bastava il pareggio, ma abbiamo cercato la vittoria. Vogliamo dare altre soddisfazioni ai nostri tifosi".
Al centro della conferenza stampa ha tenuto banco anche il caso di Kim Min-jae, criticato apertamente dal direttore sportivo Max Eberl e messo di fatto in vendita dai bavaresi. Una situazione che Kompany è pronto ad affrontare come il resto delle difficoltà che hanno colpito la squadra nelle ultime settimane: "L’ho spiegato bene, questa squadra ha avuto diversi problemi a livello fisico e abbiamo provato a raccogliere energie per essere pericolosi anche nelle partite importanti - ha aggiunto il mister -. L’ultima cosa che voglio fare è dare colpa alle prestazioni dei singoli: se ho qualcosa da dire a un giocatore glielo dirò di persona per far sì che la squadra possa migliorare, ma non possiamo concederci il lusso di individuare colpevoli in questo momento. E’ uno sport in cui molte volte la gente si può divertire a trovare responsabili, ma io credo in tutti i giocatori che ho".
Nonostante l'allenatore belga si giochi probabilmente una bella fetta del suo futuro, Kompany non ha voluto scomporsi e, anzi, è pronto a guardare con un occhio positivo le possibili insidie provenienti dall'Inter, tanto da allenarsi anche sui calci di rigore. "Che Inter mi aspetto? Dovresti chiederlo al loro allenatore. Se decideranno di pressare alto e aggredirci, dobbiamo prepararci a questo, altrimenti ci prepareremo ad altro. Penso che la cosa più importante di tutto sia la qualità delle due squadre, bisogna saper prendere le decisioni giuste nei vari momenti della partita - ha concluso l'allenatore del Bayern Monaco -. Abbiamo sensazioni positive perché vogliamo lottare per arrivare in finale a Monaco, ma anche perché conosciamo il livello dell'avversario ed è stimolante. Si parla della loro fase difensiva, ma dobbiamo tenere a mente anche la loro bravura davanti. Basta un 1-0, ricordiamoci questo".