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LA PRESENTAZIONE

La Juve si ispira a Sinner per fare pressing sull'Inter. Il Milan sfida il suo futuro

Alle 18 i bianconeri avranno contro l'Empoli, in ripresa. Ostacolo Bologna per i rossoneri al Meazza

di Arturo Calcagni
27 Gen 2024 - 00:20
 © Getty Images

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Allegri lo sa bene: per arrivare davanti all'Inter in campionato serve fare una impresa, o quasi. E allora cosa c'è di meglio se non ispirarsi a Sinner, autore dell'ennesima impresa nella notte di venerdì agli Australia Open? "Noi siamo Jannik, loro Djokovic" l'uscita del tecnico della Juventus che nelle ultime settimane tra paragoni sportivi e giochi vari non sta risparmiando frecciate ai rivali. La freschezza dei bianconeri è la grande arma di Max, il quale ha ammesso pubblicamente di essere in corsa per il Tricolore. Serve una mentalità vincente, giocare sempre al massimo. Prima del grande scontro diretto del 4 febbraio al Meazza c'è l'Empoli di Nicola: vietato abbassare la guardia.   

Allegri ha ripetuto chiaramente il monito pure ai suoi: certo, non ci saranno ancora nè Rabiot, nè Chiesa. Ma il duo Yildiz-Vlahovic funziona così bene che forse è meglio non cambiare nulla. E quando tornerà l'ex Fiorentina? Meglio non pensarci. La priorità è mettere pressione all'Inter che domenica affronterà la Fiorentina al Franchi: spedire i nerazzurri a -4 per una notte sarebbe la soluzione migliore per Danilo e compagni. A proposito di Danilo: il brasiliano, capitano, dovrebbe essere in panchina all'Allianz in favore di Alex Sandro: a pesare la diffida.

Calcoli non può farne sicuramente il Milan, chiamato a correre per alimentare qualche minima speranza di scudetto. Per Pioli i rossoneri sono "fuori dalla lotteria", nello spogliatoio però l'idea è diversa: a dare manforte ai più fiduciosi è il ruolino del mese che si avvia a concludersi. Quattro successi su altrettante ultime uscite in Serie A: niente male. Necessario centrare il pokerissimo, col Bologna che ha una visione diversa: sugli spalti di San Siro gli occhi saranno puntati molto anche sui felsinei. Thiago Motta, Zirkzee e non solo: i rossoneri potrebbero aver contro il proprio futuro. Nomi, i due appena citati, da settimane ormai nell'orbita dei meneghini: giugno non è lontano, ma per una notte niente regali. Serve solo vincere e sperare. 

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