Il direttivo degli ultrà interisti decide per la discontinuità verso il passato. I milanisti parlano di "curva unita più che mai"
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C'è chi vuole rompere in maniera netta con il passato e chi, al contrario, decide per la continuità. Non si tratta di aziende, anche se i soldi che sono girati in questi anni farebbero pensare anche a quello, ma del tifo organizzato milanese. E, dopo una liaison certificata dalle indagini in corso, ecco che gli ultrà di Inter e Milan tornano a dividersi. A raccontarlo è "Il Fatto quotidiano", spiegando che dalle riunioni dei rispettivi direttivi è, di fatto, nato un nuovo modo di fare Curva. La Nord, da una parte, che sparisce ed elimina le sigle considerate legate a un recentissimo passato criminale. La Sud, dall'altra, che conferma la sua struttura e rilancia con "la continuità ideale della curva che resta unita più che mai". In questo, visti i risultati di un legame tanto innaturale quando contraddittorio, l'unica notizia positiva è che interisti e milanisti tornano a vivere come entità separate. Si spera, questa volta solo in nome del tifo.
Ma entriamo nel dettaglio e partiamo proprio dai tifosi nerazzurri. Secondo il Fatto, il direttivo interista avrebbe chiarito, in una recentissima riunione con i nuovi capi, le linee guida. Quindi, trasparenza innanzitutto, che si traduce con vendita dei biglietti che torna personalizzata e dovrebbe bastare a evitare le "creste" della precedente "amministrazione", ma anche la sparizione dello striscione Curva Nord che tornerà a essere sostituito, nel tempo, da quelli dei vecchi gruppi, dai Viking ai Boys. La decisione è netta, rompe con un passato legato ad affari criminali ed è in qualche modo dettata anche dalla Digos, il cui focus sui tifosi è ovviamente significativo in questi giorni. Resteranno la fanzine, per finanziare le iniziative della Curva, e spunterà uno striscione nuovo: 1969 uniti fieri mai domi. Primo appuntamento con il nuovo corso, la gara casalinga contro la Juventus.
Opposto, come detto, il percorso seguito dalla curva milanista. In un breve comunicato, il gruppo Old Clan ribadisce "la continuità ideale della Curva Sud, che resta unita più che mai". Un messaggio che esclude il ritorno agli storici "La fossa dei leoni" e "brigate rossonere" e che, in qualche modo, preoccupa, vista l'appartenenza di personaggi, diciamo così, con un passato turbolento, a Old Clan. Dal "chirurgo" Carlo Giacomini, così chiamato per la sua abilità con il coltello, considerato molto vicino a Luca Lucci e con una lunga storia di scontri e risse nel suo curriculum ultrà, a Roberto Bertoglio, ex Fossa vicino a "Sandokan" Lombardi e poi a Lucci.