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IL CASO

La procura Figc chiede gli atti sul caso scommesse: cosa rischiano i calciatori coinvolti

La procura vuole valutare gli atti dell'inchiesta: giocatori a rischio squalifica?

11 Apr 2025 - 15:45
 © ansa

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Un nuovo terremoto scuote il mondo del calcio: la procura di Milano ha indagato 12 calciatori di Serie A per un nuovo filone di inchiesta sulle scommesse su siti illegali nato dal caso che ha portato alle squalifiche di Fagioli e Tonali.

Secondo quanto emerge dalle carte, a differenza del caso precedente, i giocatori non avrebbero scommesso su eventi sportivi ma si tratterebbe invece di un giro di poker. Un elemento non di secondo piano, visto che gli atleti coinvolti saranno giudicati su due piani diversi: quello penale e quello sportivo. 

COSA RISCHIANO SUL PIANO PENALE

Giocare su siti di scommesse illegali in Italia è un reato a prescindere dal fatto che chi lo commetta sia uno sportivo. In più, se confermato, anche spingere altre persone a giocare su queste piattaforme e aiutarle a "entrare nel giro" a fronte di una remunerazione dei proprietari dei siti costituisce un illecito. Per questo Fagioli e Tonali, sul piano penale, saranno considerati come comuni cittadini: la pena per le ipotesi di reato formulate sarebbe di 3 mesi di reclusione e 500 euro di multa.

Per gli altri calciatori, le accuse si limitano all'aver preso parte a giochi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare a tavoli di poker "privati" a cui si poteva accedere soltanto con una password. Per questo reato la contravvenzione può essere sanata con una oblazione, ovvero pagando la metà dell'ammenda massima prevista, quindi 250 euro. 

I RISCHI SUL PIANO SPORTIVO

Più complesso invece il discorso nell'ambito sportivo: se dimostrato che i calciatori hanno giocato soltanto a poker e non hanno scommesso su eventi sportivi (in particolare su partite di calcio), il caso potrebbe risolversi senza alcun tipo di squalifica. O almeno così era stato deciso nel caso di Nicolò Zaniolo: il centrocampista della Fiorentina, al tempo delle indagini su Tonali e Fagioli, era stato sentito dalla procura e aveva dichiarato di non aver mai scommesso su partite di calcio ma aveva ammesso di frequentare queste piattaforme illegali per giocare a poker o a black jack. L'ex Inter e Roma non fu punito in alcun modo da squalifiche sportive. Per questo la Procura della Figc sta passando al vaglio le carte dell'inchiesta per capire nel dettaglio l'attività dei calciatori su queste piattaforme illegali. Per quanto riguarda Tonali e Fagioli invece, a livello sportivo, incapperebbero in un ulteriore stop solo nel caso in cui emergessero nuovi reati rispetto a quelli per cui hanno già scontato la squalifica

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