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La scalata inarrestabile di Francesco Farioli, l'italiano che ha strapazzato il Psg

Nonostante la doppietta di Mbappé i parigini vanno ko senza appello contro il club rossonero, ben organizzato dal tecnico toscano

16 Set 2023 - 11:32
 © Getty Images

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Il Nizza allenato dall'italiano Francesco Farioli ha impartito una lezione di calcio al Psg al Parco dei Principi: il 2-3 esterno è un risultato bugiardo guardando alle occasioni. La storia del tecnico classe 1989 è da vero self-made-coach: una scalata partita nel 2010, che lo ha portato a conoscere e approfondire il tema calcio in tantissimi luoghi e club diversi in tutto il mondo. E si vede guardando la sua squadra, perché le idee sono tante e l'applicazione dei principi di gioco è maniacale.

34 anni, Farioli è nato a Barga, centro da 9000 anime in provincia di Lucca. La sua storia è quella di molti ragazzi che giocano nei dilettanti: anni nelle giovanili, poi addio al calcio giocato verso i 19-20 anni. Nel suo caso, però, il plot twist è dietro l'angolo perché smette di giocare nel 2008, si laurea in filosofia e la vocazione della panchina lo richiama subito. Da lì in poi il suo è un viaggio mondiale che fa di lui un moderno Odisseo del calcio: Doha, Benevento, Sassuolo, la Turchia, Nizza. Tanti ruoli, da allenatore dei portieri a viceallenatore ad assistente fino alla guida di un club in crescita imperiosa come quello francese, togliendosi lo sfizio di essere il più giovane allenatore italiano di sempre sulla panchina di una prima squadra: il Fatih Karagümrük.

La partita con il Paris al Parco dei Principi è un sunto del suo prendere l'arte e metterla da parte da ogni luogo e da ogni professionista incontrato: il Nizza non ha solo vinto, ma ha imposto il proprio gioco senza paura nello stadio di una big mondiale, avrebbe potuto segnare ben più di 3 gol e non è successo per imprecisione in finalizzazione e per alcuni miracoli di Donnarumma. Le idee di gioco di Farioli hanno imbrigliato Luis Enrique, non pronto alle continue e costanti verticalizzazioni degli avversari. Il costante 1 contro 1 che il Nizza ha messo in mostra ha messo in crisi totale la difesa parigina. E qui Stefano Pioli dovrebbe guardare e prendere appunti dal suo giovane collega in vista del doppio impegno di Champions, perché la maniera in cui Farioli ha manipolato la retroguardia parigina isolando gli attaccanti e rendendoli liberi di puntare sistematicamente è stata magistrale. Certo, Luis Enrique non resterà a guardare e prenderà contromisure, ma replicare il gameplan del toscano con interpreti come Leao e Pulisic potrebbe essere la chiave per buttare giù il gigante francese. Che avrà anche i piedi d'argilla, ma è comunque pieno di talenti e con il più forte del mondo in avanti: Mbappé, al momento, è l'unica luce dei parigini. 

Farioli ha recentemente acquisito la licenza Uefa Pro a Coverciano, nello stesso corso di nomi come De Rossi, Barzagli e Aquilani. A differenza loro, però, che hanno avuto l'accesso grazie alle imprese in campo il suo è stato un percorso molto più lungo, sofferto e travagliato. Un caso più unico che raro, perché in Italia l'accesso ai più alti livelli del patentino allenatori è un muro invalicabile per chiunque non sia stato un professionista. Per fortuna, però, a volte ci sono le eccezioni: Farioli è una di queste, ed è praticamente sicuro che il suo viaggio intorno al mondo non si esaurirà al Nizza

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