Alla base l'intenzione di chiedere i danni per il progetto lanciato nel 2021 e mai realizzato
Dopo la vittoria davanti alla Corte di Giustizia risalente allo scorso dicembre, la Superlega ha messo in cantiere la nascita di un nuovo torneo (in parte diverso da quello annunciato nell'aprile del 2021) ma non solo. Sì perché A22, la società che punta a sfidare la Uefa, va oltre e sta valutando se intentare una maxi-causa nei confronti del massimo organismo europeo del calcio. La richiesta danni in questione potrebbe arrivare quota 3,6 miliardi euro. Una cifra assai sostanziosa.
Il motivo? Il ritardo nella resa concreta di quanto presentato quasi 3 anni fa secondo quanto svela Calcio e Finanza. Ritardo dovuto dalla presa di posizione della Uefa, la quale riteneva di avere il monopolio nell’ambito organizzativo delle competizioni calcistiche in Europa. Il prestito pattuito con JP Morgan (e mai erogato), i mancati incassi derivanti da diritti tv, ricavi commerciali e da stadio: tutto è andato in fumo, e secondo la Superlega la Uefa sarebbe l'assoluta responsabile di tutto ciò. Da qui l'intenzione di fare causa per oltre 3 miliardi. Cifra record che diventerebbe a due cifre nel caso il progetto non dovesse mai vedere la luce.