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IL CASO MEDIATICO

L'allenatore esonerato dopo aver vinto 27-0: "Umiliante sarebbe stato smettere di giocare"

Riccini: "Chi dice il contrario è ipocrita". Il presidente: "Non cambio decisione, tutto questo non è stato educativo"

18 Nov 2019 - 19:07

Dopo essere stato esonerato per avere vinto 27-0 in un match del campionato provinciale juniores di Grosseto, l'ormai ex allenatore dell'Invictasauro dà la propria versione a Repubblica: "Cosa avrei dovuto fare? Chiedere ai miei ragazzi di far segnare un gol agli avversari? Umiliante sarebbe stato far girare il pallone, fare torello, smettere di giocare - dice Massimiliano Riccini -. Eravamo 6-0 dopo 10 minuti. A fine primo tempo ho chiesto all'allenatore avversario come avremmo dovuto regolarci e lui ci ha chiesto di continuare a giocare. Così abbiamo fatto, nel calcio si deve fare così, e chi dice il contrario è ipocrita. Preferirei perdere 27-0 piuttosto che perdere con pochi gol di scarto ma consapevole di essere protagonista di una farsa".
 

Riccini ha raccontato di avere ricevuto molte parole di solidarietà da giocatori, avversari e genitori: "Quello che mi ha fatto più piacere è stato ricevere tantissimi messaggi dai ragazzi ma anche dai loro genitori. E poi un giocatore avversario ha condiviso la mia lettera aperta al sito Grosseto Sport. Appena la storia è deflagrata a livello nazionale, ho iniziato a ricevere tantissime attestazioni di solidarietà. So che la società si riunirà domani e so che i ragazzi, ma anche i loro genitori, saranno là nel tentativo di far tornare il presidente sulla sua decisione".

Nel frattempo il presidente della società, Paolo Brogelli, due giorni dopo resta fermo sulla propria decisione: "Non ho cacciato nessuno, il mister Riccini rimane un amico, ma ho preso una decisione e non la cambio perché continuo a pensare che lui non abbia gestito bene la cosa - dice all'Ansa -. E non è vero che i genitori dei ragazzi mi hanno chiesto di riprendere l'allenatore".

Il numero 1 dell'Invictasauro Grosseto ne fa una questione di rispetto: "Io ribadisco che l'avversario va sempre rispettato e, anche se non sono arrabbiato con il nostro tecnico, penso che non abbia gestito bene la situazione. Credo che tutto questo non sia stato educativo, ai ragazzi non bisogna insegnare a vincere per forza, e in quel modo. Sono altri i valori con i quali da tanto tempo faccio parte del mondo del calcio giovanile. Qualcuno potrà non essere d'accordo con me, ma rimango della mia idea. In altri sport rispetto dell'avversario vuol dire non fermarsi e magari vincere anche 100-0? Per me non è così,il resto sono tutte chiacchiere e spero che la cosa sia finita qui. Comunque non è vero che mi hanno chiesto di far tornare il tecnico degli juniores: nessuno mi ha detto niente, ed è bene chiarirlo".

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