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Lautaro-Thuram, la magica coppia da preservare: staffetta in vista col Benfica

La Champions mercoledì a Lisbona, domenica il Napoli al Maradona: tour de force per i nerazzurri

27 Nov 2023 - 16:59
 © Getty Images

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Juve archiviata, mercoledì il Benfica e domenica il Napoli. Torino, Lisbona e poi il Maradona: per l'Inter tre trasferte serrate, con il solo "sollievo" di una qualificazione agli ottavi di Champions già raggiunta che rende meno gravoso il viaggio in Portogallo, per quanto in gioco ci sia ancora il discorso del primo posto nel girone non certo marginale. Qualche cambio è così presumibile, sicuramente necessario. Meno cambi comunque di quelli che Inzaghi aveva messo in preventivo. In difesa poca possibilità di scelta, date le assenze di Pavard (oggi il francese, tolto il tutore al ginocchio, ha cominciato la fase di recupero personalizzato,  adoperando il tapis roulant antigravitazionale) e Bastoni: possibile dunque l'impiego di Bisseck con il Benfica, che potrebbe significare l'avanzamento di Darmian, con un po' di riposo concesso così a Dumfries. Il recupero di Cuadrado è fondamentale in questo momento, se la risposta del tendine d'Achille sarà oggi positiva dopo i minuti dell'Allianz, il colombiano potrebbe essere una carta importante a Lisbona. Altro avvicendamento all'ordine del giorno è quello a sinistra tra Carlos Augusto e Dimarco: smaltite le scorie del viaggio intercontinentale per gli impegni della Nazionale, il brasiliano si candida a una maglia da titolare. Il resto è un gioco di incastri, con De Vrij e Acerbi che sono pedine da cui ora come ora non è ipotizzabile prescindere. Oggi, alla ripresa, valutazioni comunque più precise. Anche per il centrocampo, dove Asllani e Frattesi sono opzioni concrete per concedere un po' di riposo a Calhanoglu e a uno tra Mkhitaryan e Barella. 

La coperta è più corta in attacco. Se anche dovesse recuperare dal problema alla caviglia che lo ha tenuto ad Appiano nel weekend, a Lisbona Sanchez potrebbe essere utile a partita in corso: oggi il cileno ha svolto un lavoro personalizzato, la sua condizione è in miglioramento ma solo alla vigilia verrà sciolta la riserva sulla sua convocazione. Diverso il discorso per Arnautovic: per l'austriaco quella di mercoledì è l'occasione giusta per mettere tanti minuti nelle gambe. Questo anche perché nelle idee di Inzaghi c'è la staffetta Lautaro-Thuram: dividere la magnifica coppia nerazzurra è cosa dura, ma alla luce dei tanti impegni necessaria. Decisione dovuta, ma come detto complicata visto ciò che i due stanno facendo. Lautaro sta sommando numeri strabilianti: con quello alla Juve sono 13 gol in 13 partite di campionato (solo Icardi fece altrettanto nel 2017/18) e sinora nell'anno solare sono 27 reti in Serie A, secondo nella storia nerazzurra solo a Diego Milito (28 nel 2012) e Christian Vieri (28 nel 2001). Con lui un Thuram arrivato con quello di ieri sera a sei assist, quattro di questi proprio per l'argentino: in Italia nessuno ha fatto meglio del francese, in Europa Marcus è secondo solo a Xavi Simons e Pedro Neto. Insomma, tra i due attaccanti nerazzurri c'è una perfetta fusione di intenti e di gioco: un rapporto da coltivare ma anche, quando possibile, da preservare.

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