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Immobile e l'addio alla Lazio: "Ero finito in un vortice, si stava creando scetticismo"

L'ex capitano biancoceleste: "Ho il rammarico di non aver salutato i tifosi"

24 Dic 2024 - 13:17

Nove gol in 13 partite di campionato, in totale 13 reti in 20 gare ufficiali in stagione. In Turchia, più precisamente al Besiktas, Ciro Immobile ha ritrovato il feeling con il gol che si era assopito nell'ultima stagione in Serie A, ma non ha dimenticato il recente passato nonostante un addio tormentato. "I tifosi della Lazio mi hanno amato alla follia e io ho fatto altrettanto, ma stava diventando un amore solo per quanto fatto in passato e non per quello che avrei potuto ancora dare - ha commentato l'attaccante -. Si stava creando scetticismo nei miei confronti".

L'arrivo di Castellanos e qualche acciacco di troppo hanno condizionato l'ultima annata nel massimo campionato italiano di Immobile che a fine stagione ha preferito cambiare aria. "Fare 20 gol in una stagione è quasi facile, ripetersi per 5-6 campionati di fila non lo è. Dopo l'addio di Sarri ho vissuto un periodo davvero tosto - ha raccontato Immobile a Sky -, ma da capitano mi sono assunto responsabilità che nemmeno pensavo di avere. Non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me. Se non sei lucido di testa, le gambe non girano e ti fai male. Questo mi è successo e tutto questo ha portato alla decisione di lasciare la Lazio. Anche mia moglie mi vedeva cambiato, ho capito di essere alla fine di un ciclo".

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L'addio è stato fatto velocemente, in estate senza il giusto tributo: "Il mio rammarico è non aver salutato i tifosi, ma porterò sempre la Lazio nel cuore. Avrei voluto condividere un bel finale, non sono andato via contento anche se ho preso la decisione. Non posso cancellare otto anni".

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